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Cronaca Nardò

Quattro colpi di pistola contro un'azienda, è mistero

Le pistolettate sulla porta metallica di un'impresa agricola sulla Nardò-Leverano. Se n'è accorto il proprietario, 71enne, domenica. Indagano i carabinieri, che hanno trovato un'ogiva sbriciolata

NARDO' - Quattro colpi d'arma da fuoco sulla porta metallica di un'impresa agricola. Inquietante mistero nelle campagne tra Nardò e Leverano. I colpi sono stati indirizzati contro l'uscio che chiude un deposito. Non un luogo disabitato. Anche se non sempre frequentato. Si tratta di una pertinenza di un'azienda agricola. La scoperta è stata fatta dal proprietario, un imprenditore 71enne di Nardò, Roberto Mele.

Ma chi ha sparato e per quale motivo? Il proprietario è un uomo senza alcun tipo di problema, né personale, né, ovviamente, con la giustizia. Gente perbene, insomma. Grandi lavoratori. I carabinieri della stazione neretina e della tenenza di Copertino, coordinati dalla compagnia di Gallipoli, stanno dunque indagando, ma non è da escludere neanche la pura e semplice bravata di qualche scapestrato che s'è ritrovato in mano una bocca di fuoco ed ha provato a fare una sorta di tiro a segno.

I colpi sono stati sparati in un arco temporale che va dal 22 al 24 aprile. E' stato nella giornata di domenica, infatti, che è avvenuta la scoperta. Alla quale è seguita la denuncia sporta in caserma. Come detto, le indagini non escludono nessuna ipotesi, anche se l'imprenditore ha specificato di non aver mai subito minacce o ricatti di alcun genere.

Fatto sta che bisogna conoscere piuttosto bene la località, per raggiungerla. Perché si trova in mezzo alle campagne, seguendo strade interpoderali che si distaccano dalla provinciale Nardò-Leverano, in località "Ciccogatto", che trae il nome da un'antica masseria della zona. Non un luogo facilmente raggiungibile, senza una conoscenza discreta del territorio.

Sul posto, i carabinieri, oltre a quattro fori sulla porta metallica, hanno trovato come segno della sparatoria, soltanto un frammento di ogiva sbriciolata. Probabilmente, gli ignoti che hanno premuto il grilletto, impugnavano una pistola a tamburo.

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