Lite, lancia bombola dal primo piano contro l’auto: dentro compagna e figli
È successo a Racale, dove in arresto è finito un 48enne. Mentre a Gallipoli, un 56enne ai domiciliari dopo aver violato il divieto di avvicinamento alla ex
LECCE – Al culmine della follia, ha lanciato da una palazzina una bombola di gas di 10 chili contro l’autovettura della moglie, con ogni probabilità dopo l'ennesima lite. Dentro non c’era solo lei, ma anche i figli. Un’aggressione, la più grave di una serie, che è terminata con l’arresto per un 48enne. La vicenda, che per fortuna s’è conclusa senza feriti, arriva da Racale. E l’arresto è stato eseguito dai carabinieri della stazione locale, dopo un intervento sul posto.
Come detto, sembra che nel tempo siano stati di più i casi in cui il 48enne avrebbe manifestato atteggiamenti particolarmente aggressivi verso la donna e in diverse circostanze, proprio come nell’ultima, anche alla presenza dei figli. Una circostanza davvero assurda, quella avvenuta nelle ultime ore, dove il 48enne è arrivato a sporgersi dal primo piano di una palazzina e a lanciare la grossa bombola contro il parabrezza dell’auto, sfondandolo. Con il rischio che esplodesse, perché era anche aperta. Una volta individuato il soggetto, è stato condotto in caserma e poi in carcere.
A Gallipoli, invece, i carabinieri del nucleo operativo radiomobile hanno dato esecuzione a un’ordinanza di applicazione degli arresti domiciliari emessa dalla sezione del giudice le indagini preliminari del Tribunale di Lecce a carico di un 56enne del posto. Già sottoposto al divieto di avvicinamento all'abitazione e ai luoghi abitualmente frequentati dalla ex, in diverse circostanze avrebbe violato le disposizioni. Arrestato, l’uomo è finito ai domiciliari, con braccialetto elettronico. Per entrambre le circostanze, a tutela delle vittime, si omettono le generalità complete.