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Cronaca Racale

Racale: Comitato Strisce blu contro gestione parcheggi

La sezione del comitato "Strisce Blu" di Racale, attraverso il suo responsabile, ha presentato una denuncia sul sistema di gestione dei parcheggi a pagamento del comune: tante irregolarità riscontrate

RACALE - Stop al vigente sistema di parcheggi a pagamento al comune di Racale: lo chiede il comitato locale "Strisce Blu", attraverso il proprio responsabile Roby Spennato, che ha depositato presso l'autorità giudiziaria una denuncia querela nei confronti di quanti sono da ritenersi responsabili della gestione dei parcheggi.

Nell'atto si evidenzia come il comune di Racale abbia utilizzato delle aree demaniali destinandole a parcheggio a pagamento, non potendolo fare in quanto queste sono soggette a leggi dello Stato e non comunali e non possono essere destinate ad aree di parcheggio a pagamento, ma semplicemente area libera di parcheggi con sosta a tempo limitato come dice anche il Codice della Strada all'articolo 157.

"Il Comune - si legge nell'atto - ha delimitato con le strisce blu aree che ha poi destinato al parcheggio di autovetture sul suolo pubblico, in particolare superfici appartenenti alle carreggiate delle strade fino ad allora destinate al transito veicolare". "E questo - precisano dal comitato - neppure si può fare: i comuni non possono sottrarre superficie al suolo demaniale in generale, non possono sottrarlo alla sede stradale, in particolare alla carreggiata, e non possono soprattutto destinare dette aree ad uso commerciale facendone un guadagno improprio sottraendolo al legittimo proprietario che è il Demanio dello Stato".

Inoltre, secondo la denuncia del comitato, il Comune ha accomunato in un unico insieme sia le aree destinate a parcheggio a pagamento (cosa legittima, prevista dalle leggi), che, come detto, devono essere ubicate fuori dalla carreggiata, con aree sottratte al Demanio stradale delle carreggiate, destinandole sempre a parcheggi, e soprattutto "inosservando il dettato, obbligatorio e contestuale", di "riservare una adeguata area destinata a parcheggio rispettivamente senza custodia o senza dispositivi di controllo di durata della sosta".

Per il comitato il comune ha violato anche articoli concernenti la libera circolazione e la sicurezza stradale, oltre ad aver incaricato dei privati cittadini, dipendenti di private società concessionarie delle aree destinate a parcheggi, attribuendo loro (ai cosiddetti "ausiliari del traffico") di elevare contravvenzioni in "evidente carenza di potere dell'organo accertatore, questo in violazione di legge, usurpazione di diritto, abuso di atti di ufficio".

"Infatti - scrivono dal comitato - come dice la legge 127 del 15 maggio 1997: ‘I Comuni possono, con provvedimento del Sindaco, conferire funzioni di prevenzione o accertamento delle violazioni in materia di sosta e dipendenti comunali o delle società di gestione dei parcheggi, limitatamente alle aree oggetto di concessione'. Il comune di Racale ha deliberato il 14 dicembre 2007 e stipulato con contratto di riconoscere per il servizio delle funzioni di accertamento delle violazioni sulla sosta, alla concessionaria un importo parametrizzato al 30% più Iva delle sanzioni correttamente emesse dai propri ausiliari della sosta, contravvenendo al Cds".

Per questi motivi e per evitare che il protrarsi di tale "arbitraria ed illegittima gestione del servizio parcheggi a pagamento danneggi ulteriormente tutta la cittadinanza", il comitato auspica con fiducia che la giustizia possa ristabilire la "verità dei fatti".

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