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Sabato, 20 Aprile 2024
Ladri scatenati in provincia / Nardò / Via Adua

Furti a raffica: rubato tir in azienda. Colpi in due case, usata pure la fiamma ossidrica

Malviventi in azione tra Nardò, Monteroni e in una ditta sulla Surbo-Trepuzzi nella serata di ieri e a notte inoltrata: in un caso, le guardie giurate dell'istituto La Velialpol hanno tentato senza successo l'inseguimento sulla tangenziale. Forze dell'ordine a lavoro per risalire ai responsabili

NARDO’/LECCE/MONTERONI – Inseguimenti, furti in casa e non solo, con un tir rubato all’interno di un’azienda e di cui si sono perse le tracce, nonostante il sistema di localizzazione satellitare a bordo: ladri scatenati nella giornata di ieri, con tre colpi registrati a stretto giro, dalle 21 a notte inoltrata, in diverse zone del Salento, a partire dal capoluogo, passando per Monteroni di Lecce e finire a Nardò, dove si è consumato, per modalità, quello più incredibile, con i malviventi che sono ricorsi all'uso della fiamma ossidrica per aprire una cassaforte. 

La serata anche cronologicamente è iniziata a Nardò, dove, come riferito, i ladri, muniti di fiamma ossidrica, si sono introdotti in casa di due sorelle del posto, forzando la cassaforte e trafugando ori e gioielli contenuti all’interno: è la sintesi di quanto avvenuto, ieri sera, in via Adua, a Nardò. Qui, gli ignoti banditi sono entrati in azione, mettendo a soqquadro gli ambienti e portando a termine il furto programmato.

Il modus operandi con cui i ladri si sono mossi, però, fa ben capire che il loro non sia stato un piano improvvisato, ma studiato nei dettagli: il fatto di conoscere le caratteristiche dell’abitazione e soprattutto la presenza di un forziere casalingo, dove erano custoditi i preziosi trafugati, non sono dettagli casuali; merito, con ogni probabilità, di una “soffiata” avuta in precedenza e tornata utile per il compimento dell’azione criminosa.

Fatto sta che, una volta ottenuto il bottino, i malviventi sarebbero scappati a bordo di una macchina di grossa cilindrata, facendo perdere le proprie tracce.

Le proprietarie di casa, due sorelle (come già indicato), di età compresa tra i 58 e i 60 anni, non erano presenti al momento del furto, circoscritto in un orario che andrebbe dalle 21 alle 21.30; al loro rientro, però, sono balzati subito ai loro occhi i segni della “visita” indesiderata. Informate le forze dell’ordine, sul luogo sono prontamente intervenuti gli agenti di polizia del commissariato locale, che hanno effettuato un primo sopralluogo e che hanno cercato di verificare la presenza di sistemi di videosorveglianza in zona, da cui ricavare immagini utili alle indagini. Al momento non è stata ancora presentata formale denuncia, mentre il danno è in fase di quantificazione.

Ma non finisce qui, come reciterebbe il claim pronunciato da uno storico conduttore televisivo, perché un altro furto, quasi in contemporanea, si è registrato a Monteroni di Lecce, in un’abitazione di via Martiri di via Fani: attorno alle 21.52, la centrale operativa dell’istituto di vigilanza Ggs – La Velialpol, infatti, ha ricevuto il segnale di un furto in atto proprio nella casa in questione.

Immediatamente sul posto si è recata una pattuglia, che ha notato la presenza di due uomini col volto travisato che frettolosamente scavalcavano il recinto, salendo a bordo di una Bmw di colore grigio e dandosi alla fuga. Ne è scaturito un iniziale inseguimento, conclusosi all’altezza della tangenziale di Lecce, allo svincolo Novoli/Trepuzzi, dove la guardia giurata operativa, che intanto aveva allertato le forze dell’ordine e indicato la direzione dell’auto di grossa cilindrata, ha perso le tracce dei fuggitivi.

Ritornato sul posto, insieme alla proprietaria dell’abitazione nel frattempo avvisata dalla centrale dell’istituto, la guardia giurata ha provveduto ad effettuare un sopralluogo: riscontrata la forzatura di una porta, dalla quale i ladri si sarebbero introdotti, per poi recarsi in una stanza da letto, messa a soqquadro, e da cui sono stati trafugati alcuni oggetti, il cui valore è in via di quantificazione. L’intervento tempestivo della pattuglia ha, però, scongiurato danni ulteriori. Sul posto, per i rilievi e le indagini, sono sopraggiunti i carabinieri della stazione locale.

Il terzo dei colpi è, invece, avvenuto nel cuore della notte, quando, alle ore 01:03 è scattato l’allarme presso la T.S.T., che sorge a Lecce sulla provinciale Surbo/Trepuzzi: sul posto, immediato l’intervento di una pattuglia, che, arrivata in loco, ha verificato la manomissione del cancello esterno e l’assenza dei lucchetti. In realtà, già un paio di ore prima, l’allarme era scattato in due occasioni ma dal sopralluogo non erano emerse anomalie. Nel terzo caso, invece, le anomalie sono state riscontrate, procedendo ad avvertire il proprietario, che arrivava sul luogo per un ulteriore sopralluogo.

L’uomo ha subito notato il furto di un camion con gru presente nel piazzale e, dopo un controllo più accurato, anche il tentativo di manomissione al serbatoio del carburante. Dell’accaduto sono stati informati i carabinieri, intervenuti per le opportune verifiche.

L’immobile è provvisto di sistema di videosorveglianza e si cercano immagini utili alle indagini. Il mezzo rubato è provvisto di sistema di localizzazione satellitare, ma le tracce si sono perse a San Pietro Vernotico.

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