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Sabato, 20 Aprile 2024
Cronaca Rudiae / Via Dalmazio Birago

Una 19enne: “Stuprata da uno spacciatore”. Ma non c’è traccia della violenza

E' accaduto intorno alle 23,30, nel rione San Pio. Un ragazzo ha notato la giovane in stato confusionale e l'ha accompagnata al pronto soccorso. Aveva da poco assunto oppiacei e cocaina

LECCE – Frasi sconnesse. Stato di agitazione e poi una terribile confessione: “Un cittadino straniero ha abusato di me”. E’ il racconto di una ragazza leccese, di appena 19 anni, condotta al pronto soccorso dell’ospedale “Vito Fazzi” di Lecce nella serata di ieri, da un passante che l’ha notata in stato confusionale. E’ accaduto intorno alle 23,30, quando la 19enne si trovava, vacillante, in via Dalmazio Birago, nel rione San Pio. Un automobilista, provvidenziale,  l’ha vista in difficoltà e si è subito offerto di accompagnarla al pronto soccorso.

Una volta giunta di fronte agli operatori sanitari, ha raccontato loro di aver subito molestie e di essere stata costretta a un rapporto  sessuale completo nei pressi della stazione ferroviaria leccese, da un pusher - di nazionalità straniera -  presso il quale si era recata per acquistare della marijuana. Poi, sempre stando alla versione fumosa fornita anche ai poliziotti, allertati dal personale sanitario,  si sarebbe addormentata e risvegliata in un altro punto della città: a San Pio, appunto.

Parole che non hanno convinto i medici, i quali l’hanno immediatamente sottoposta a tutti gli accertamenti clinici, per riscontrare eventuali segni di violenza o altre lesioni. Ma non è stato accertato nulla di tutto questo. Fortunatamente. Tanto che la ragazza, dopo le visite mediche, è stata dimessa con una prognosi di appena tre giorni, per una convalescenza  dallo stato ansioso, non da ferite. L'unico elemento emerso dai test sanitari è stata la recente assunzione di sostanze stupefacenti: oppiacei e cocaina. Potrebbe, dunque, essere stato proprio un pericoloso mix di droghe a ridurre la giovane donna nello stato di quasi incoscienza in cui è gunta al "Vito Fazzi".

Sull’accaduto si sono messi al lavoro da subito gli agenti di polizia della sezione volanti, per chiarire nel dettaglio tutte le fasi della strana serata trascorsa dalla 19enne. Gli agenti hanno ascoltato sia lei, sia i medici dell'ospedale leccese, per recuperare indizi su contatti e frequentazioni delle ultime ore della ragazza.

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