Rai2, una storia di vita: "La mia malattia una risorsa"
Diomede Stabile, 31enne di Castrì, ospite del programma di Alda D'Eusanio "Ricomincio da qui", in onda domani. "Racconto la mia convivenza con la Cmt e di come abbia comunque realizzato i miei sogni"
C'è un ospite salentino a "Ricomincio da qui", la trasmissione televisiva condotta da Alda D'Eusanio su Rai2. E' Diomede Stabile, 31enne di Castrì di Lecce. Un giovane affetto da una grave malattia genetica e che ha deciso di raccontarsi, in prima persona, di fronte al pubblico nazionale. Perché dall'esempio della sua vita e di come affronta le difficoltà quotidiane si possa ricavare un insegnamento: anche chi soffre di un handicap grave, lottando duramente e sospinto dall'affetto dei familiari, può realizzare i propri sogni, arrivando a fare, come nel suo caso, anche il modello e l'attore. Diomede Stabile racconterà la storia della sua convivenza con la Cmt, una malattia genetica rara, ereditata dalla madre e che ha colpito anche la sorella. Racconterà come questo sfortunato filo invisibile che lega lui e i suoi parenti più stretti abbia rinforzato l'affetto familiare negli anni: restando uniti, sono riusciti a superare anche i momenti più difficili.
Ma non solo. Diomede si soffermerà, in qualità di esperto, sulla difficoltà sociale dovuta all'emarginazione dei diversamente abili, parlando di pari opportunità e pari dignità umane e dell'importanza della comunicazione per abbattere i muri dell'indifferenza. Racconterà anche come si vive legati al filo della speranza della ricerca scientifica e del suo sostegno a Telethon. Il 31enne di Castrì si occupa infatti di comunicazione sociale presso l'emittente televisiva L'Atv, dove ha attivato un osservatorio sulle diverse abilità, proponendo ricerca sul territorio a 360 gradi e per tutto l'anno sui problemi dei disabili. Si chiama "No Limit" la trasmissione condotta sull'emittente salentina da Diomede, che si occupa di ampliare la conoscenza sociale sulle diverse abilità e partendo dalla considerazione che il diversamente abile è funzionale e indispensabile in un mondo spesso distratto. La puntata di Rai2, in cui si parlerà di tutto questo, sarà arricchita anche da interviste ai suoi familiari e persone che lo conoscono da tempo, fra cui il padre Lorenzo Stabile e l'amica Carla Murrone.
"Il mio mettermi a ‘nudo' di fronte a milioni di telespettatori raccontando la mia vita, esponendo le mie commozioni e presentando la mia famiglia, per me è un'emozione immensa, se poi si pensa alla motivazione per cui l'ho fatto mi rende orgoglioso", spiega Diomede. "Il mio messaggio è quello di far conoscere al sociale e ai giovani di oggi di quanto i valori della vita e della famiglia siano importanti, di quanto spessore assumono le cose che circondano una persona che soffre, delle sfumature di cui vive e dagli affetti indispensabili di cui deve essere circondato, di quanto sia necessario avere la possibilità di dimostrare a se stessi prima e agli altri poi, le proprie capacità".
"Viviamo oggi affannati dalla voglia di successo e di guadagno - prosegue -, tutto assume un aspetto materiale e i valori sono ormai nell'ombra. Queste testimonianze che Alda raccoglie con grande garbo e con altrettanto rispetto le amplifica, servono per fare luce su tutti gli aspetti che la società tende a oscurare per distrazione o per comodità. Io della mia malattia ne ho fatto una risorsa, una energia e una ragione di vita. Può sembrare paradossale, ma se non fossi affetto dalla Cmt che oggi amo in tal modo da non poterne fare a meno, non avrei dato tanta importanza al rispetto e al valore della vita e proprio alla Cmt devo il mio coraggio. Lancio questo messaggio a chi deve fare i conti con i propri problemi e la propria sofferenza ed aggiungo: non negate a voi stessi, a causa di giudizi o pregiudizi altrui, la possibilità di rincorrere i vostri sogni, la possibilità di vivere è una sola, nessuno mai può riavvolgere il "nastro" e ridarci un'altra possibilità di vivere". L'appuntamento è fissato per martedì 20 novembre, alle 15,50, su Rai 2.
Ma non solo. Diomede si soffermerà, in qualità di esperto, sulla difficoltà sociale dovuta all'emarginazione dei diversamente abili, parlando di pari opportunità e pari dignità umane e dell'importanza della comunicazione per abbattere i muri dell'indifferenza. Racconterà anche come si vive legati al filo della speranza della ricerca scientifica e del suo sostegno a Telethon. Il 31enne di Castrì si occupa infatti di comunicazione sociale presso l'emittente televisiva L'Atv, dove ha attivato un osservatorio sulle diverse abilità, proponendo ricerca sul territorio a 360 gradi e per tutto l'anno sui problemi dei disabili. Si chiama "No Limit" la trasmissione condotta sull'emittente salentina da Diomede, che si occupa di ampliare la conoscenza sociale sulle diverse abilità e partendo dalla considerazione che il diversamente abile è funzionale e indispensabile in un mondo spesso distratto. La puntata di Rai2, in cui si parlerà di tutto questo, sarà arricchita anche da interviste ai suoi familiari e persone che lo conoscono da tempo, fra cui il padre Lorenzo Stabile e l'amica Carla Murrone.
"Il mio mettermi a ‘nudo' di fronte a milioni di telespettatori raccontando la mia vita, esponendo le mie commozioni e presentando la mia famiglia, per me è un'emozione immensa, se poi si pensa alla motivazione per cui l'ho fatto mi rende orgoglioso", spiega Diomede. "Il mio messaggio è quello di far conoscere al sociale e ai giovani di oggi di quanto i valori della vita e della famiglia siano importanti, di quanto spessore assumono le cose che circondano una persona che soffre, delle sfumature di cui vive e dagli affetti indispensabili di cui deve essere circondato, di quanto sia necessario avere la possibilità di dimostrare a se stessi prima e agli altri poi, le proprie capacità".
"Viviamo oggi affannati dalla voglia di successo e di guadagno - prosegue -, tutto assume un aspetto materiale e i valori sono ormai nell'ombra. Queste testimonianze che Alda raccoglie con grande garbo e con altrettanto rispetto le amplifica, servono per fare luce su tutti gli aspetti che la società tende a oscurare per distrazione o per comodità. Io della mia malattia ne ho fatto una risorsa, una energia e una ragione di vita. Può sembrare paradossale, ma se non fossi affetto dalla Cmt che oggi amo in tal modo da non poterne fare a meno, non avrei dato tanta importanza al rispetto e al valore della vita e proprio alla Cmt devo il mio coraggio. Lancio questo messaggio a chi deve fare i conti con i propri problemi e la propria sofferenza ed aggiungo: non negate a voi stessi, a causa di giudizi o pregiudizi altrui, la possibilità di rincorrere i vostri sogni, la possibilità di vivere è una sola, nessuno mai può riavvolgere il "nastro" e ridarci un'altra possibilità di vivere". L'appuntamento è fissato per martedì 20 novembre, alle 15,50, su Rai 2.