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Cronaca

Raid punitivo, i nuovi indagati negano coinvolgimento

Luca Pacentrilli, 22 anni, e Mirko Palazzo, 24, entrambi leccesi, hanno respinto le accuse a loro carico. Il giovane già arrestao in passato, Cafiero, li scagionerebbe a sua volta dalla partecipazione

LECCE - Hanno respinto le accuse Luca Pacentrilli, 22 anni, e Mirko Palazzo, 24, entrambi di Lecce, finiti ieri dietro le sbarre con l´accusa di lesioni gravissime e violazione di domicilio per aver partecipato ad un raid punitivo il 20 marzo scorso facendo irruzione in una festa di 18 anni, e difesi rispettivamente dagli avvocati Benedetto Scippa e Maria Cristina Brindisino.

I due, sentiti questa mattina nel corso dell´interrogatorio di garanzia innanzi al gip Vincenzo Brancato, hanno negato ogni loro coinvolgimento. Pacentrilli, in particolare, ha spiegato che non poteva essere lì a quell´ora, in quanto soggetto sottoposto a misura di sorveglianza speciale. Quella sera, dunque, sarebbe stato a casa. Inoltre, la descrizione dell´aggressore non corrisponderebbe alle fattezze fisiche di Pacentrilli.

Giustificazioni che collimerebbero anche con le dichiarazioni rese da Andrea Cafiero, il 20enne leccese arrestato con l´accusa di lesioni il giorno dopo il raid punitivo, raggiunto nelle scorse ore da una nuova ordinanza di custodia cautelare. Cafiero ha ammesso di essere andato alla festa con l´intenzione di vendicare un´aggressione subita una settimana prima in un locale di Cavallino. Ha spiegato anche di essere pentito e di aver scritto una lettera di scuse alle famiglie dei ragazzi picchiati.

Ha escluso, però, che Pacentrilli e Palazzo quella sera fossero con lui. I carabinieri erano risaliti ai ragazzi attraverso il riconoscimento fotografico effettuato da alcuni rgazzi che erano stati invitati alla festa. Uno degli invitati finì in ospedale con la mascella fratturata e la possibilità di uno sfregio permanente in volto.

Intanto i legali della parte lesa Alberto Pepe ed Emanuela Fonte, tengono a precisare che il loro assistito, G.P., 20 anni di Vernole, non ha ricevuto alcuna lettera di scuse da parte di Cafiero.

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