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Sabato, 20 Aprile 2024
Cronaca

Rapimento Obodo: polizia ed esercito rastrellano alberghi, coste e foreste

Il calciatore, reduce da un'annata con il club giallorosso, è nelle mani dei sequestratori da ieri. Polemiche varie autorità locali sui giornali nigeriani: "Si è esposto troppo e non ha avvisato la polizia della sua presenza"

 

LECCE – In Nigeria le forze di sicurezza hanno lanciato una vera e propria offensiva per cercare di liberare Christian Obodo, il calciatore 28enne reduce da un’annata con il Lecce, e tornato in patria per una vacanza che s’è trasformata in un vero e proprio dramma. La vicenda, in una nazione in cui eventi simili sono comunque all’ordine del giorno, sta suscitando discussioni e anche qualche polemica. Si tratta, infatti, della prima volta, che un calciatore professionista nigeriano viene rapito da bande di criminali locali, che agiscono solo ed esclusivamente alla ricerca di denaro, chiedendo riscatti ai parenti. Proprio come in questo caso: 150mila euro è la somma fissata per il rilascio, anche se i congiunti di Obodo sostengono di non poter arrivare ad oltre 100mila.

Il quotidiano “Thisday online” ricorda che in passato era accaduto che finissero nelle mani di rapitori alcuni parenti di noti sportivi, come, nel 2008, il fratello del difensore dell’Everton, Joseph Yobo, poi liberato alcuni giorni dopo, e il padre del centrocampista del Chelsea, John Mikel Obi, strappato dalle mani dei sequestratori dopo un blitz della polizia. Ma mai, appunto, era accaduto che un professionista fosse coinvolto in modo diretto in episodi del genere.  

Il “The Guardian” annuncia, invece, che una squadra mista, formata da agenti della polizia di Stato e militari dell’esercito, ha lanciato una vera e propria offensiva, dopo il rapimento del calciatore, avvenuto ad Effurun, vicino alla città di Warri, nello Stato del Delta, alle prime ore di sabato, presumibilmente di ritorno da una manifestazione di beneficienza organizzata da una chiesa del posto. Delle squadre di ricerca fanno parte anche uomini della sicurezza locale, sia di Effurun, sia di Warri. Sempre secondo “The Guardian”, le indagini sono state estese soprattutto lungo le insenature delle coste e nelle foreste, abituali nascondigli dei malviventi che operano con questo tipo di operazioni. Le ricerche, tuttavia, hanno condotto in queste ore polizia e militari anche verso alcuni alberghi e pensioni sospette.

Ma, attorno alla vicenda, come detto, non mancano le polemiche. Amaju Pinnick, presidente della Delta Football Association e della Commissione sportiva statale, al “The Guardian” ha dichiarato: “Questi professionisti di stanza in Europa si espongono troppo quando tornano a casa. C’è un alto livello d’insicurezza nella nazione e non è saggio, per un personaggio come Obodo, girare per la città in un’auto mettendo in vista fra la gente. Mi è stato riferito che venerdì notte è uscito per un evento sociale, dove ha speso una grossa somma di denaro”. Al rientro, a bordo di un’auto con targa personalizzata, Obodo 5, è stato quindi avvicinato dai sequestratori armati e condotto in qualche località segreta.

Un altro quotidiano, il “Vanguard”, riporta poi un passaggio di un’intervista al comandante della polizia dello Stato del Delta, Ikechukwu Aduba, il quale ha sottolineato che “siamo rimasti sorpresi della mancata comunicazione della presenza sul posto di Obodo, per provvedere ad adeguate misure di sicurezza nei suoi confronti”.

Immagine-172-57Sul già citato “Thisday Online”, Charles Muka, un portavoce della polizia, ha comunque assicurato: “Stiamo facendo tutti gli sforzi possibili per assicurare che Obodo sia tratto in salvo illeso. Stiamo lavorando insieme ad altre forze di sicurezza, compresi gruppi di vigilanti e organizzazioni locali. Stiamo rastrellando ovunque”. L’intenzione palese, fa notare il quotidiano, è quella di liberare l’ostaggio senza il pagamento di alcun riscatto.

Sul sito dell’’Udinese, infine, è stata diramata in queste ore una nota in cui si spiega che la società è “in costante contatto con la Farnesina e la famiglia del giocatore, con l’auspicio che tutto si risolva nel migliore dei modi ed in tempi rapidi. Il club friulano è rimasto sgomento per le preoccupanti notizie che giungono dalla Nigeria in merito al rapimento del giocatore ed è vigile sull’evoluzione degli eventi.  Ricordiamo che Christian Obodo dalla stagione 2005-2006 è un giocatore dell'Udinese, dove è rimasto per cinque stagioni, giocando 78 partite e segnando sei gol. Ha fatto sette apparizioni in coppa Italia e 18 nelle coppe Europee, tra Uefa e Champions League. Il cartellino è tuttora di proprietà dei bianconeri e nell’ultima stagione ha militato con il Lecce maturando 23 presenze in serie A e una in coppa Italia. In questo angoscioso momento - conclude la nota - la società bianconera è vicina alla famiglia di Christian con la speranza di rivedere, il più presto possibile, il ragazzo giocare su un campo di calcio”.

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