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Cronaca

Sassi contro un’auto, poi la rapina al conducente: 44enne condannato a sei anni

Emesso il verdetto per l’uomo ritenuto responsabile dell’azione avvenuta il 12 luglio del 2020 a Lecce. Assolta la compagna, considerata dagli inquirenti sua complice

LECCE - Prima lanciò un sasso contro un’auto in marcia per costringere il conducente a fermarsi, poi prese a pugni quest’ultimo (provocandogli lesioni giudicate guaribili in sette giorni) e lo minacciò con un coltello per imporgli di consegnare il borsello dove all’interno erano custodite poche decine di euro, trenta, per la precisione.

E’ questa la vicenda, avvenuta il 12 luglio del 2020 a Lecce, per la quale oggi è stato ritenuto responsabile Gianluca Tarantini, leccese di 44 anni. Sono sei gli anni di reclusione che gli sono stati inflitti nel processo discusso col rito ordinario, dinanzi al presidente Pietro Baffa. La pubblica accusa ne aveva invocati sette.

Secondo le indagini condotte dai carabinieri della stazione di Santa Rosa e coordinate dalla sostituta procuratrice Maria Vallefuoco e sfociate tre mesi dopo in un’ordinanza di custodia cautelare ai domiciliari, l’uomo non avrebbe agito da solo, ma con l’aiuto della sua compagna. Per quest’ultima però, il verdetto è stato assolutorio.

Non appena saranno depositate le motivazioni, l’avvocato difensore Paolo Golia valuterà il ricorso in appello.

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