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Cronaca Rudiae / Via Don Bosco

Pretende snack e panini con insulti, cazzotti e gomitate. Finisce in manette

Un 26enne sedicente francese risponde di rapina impropria. Da qualche giorno si aggirava in via Don Bosco, entrando in bar e negozio di alimentari, pretendendo generi per sfamarsi e non esitando a spaventare tutti e a usare la forza. Ha anche tentato d'infilarsi in un'auto: inseguito dal guidatore

LECCE – A pretendere ci aveva preso gusto. E così, nei giorni i modi si sono fatti sempre più arroganti e alla fine, dopo aver dato in matto e aver rifilato a pugni e gomitate un paio di commercianti, è stato acciuffato dagli agenti delle volanti di polizia e condotto in questura, dove gli è stata formalizzata l’incriminazione di rapina impropria.

Il reato, per cui è scattato l’arresto, s’è così qualificato, sebbene sia questione da pochi spiccioli, proprio per l’uso della violenza nel momento in cui ha cercato di difendere il bottino, cioè qualche snack al cioccolato. Di sicuro, la sua presenza non era assolutamente confortante per i commercianti della zona, intimoriti dalla prepotenza accompagnata da improperi in lingua straniera.

Tutto è avvenuto questa mattina in via Don Bosco, non lontano dalla stazione ferroviaria. Ma si tratta, come detto, dell’epilogo di una situazione che si trascinava già da tempo. Protagonista è uno straniero senza fissa dimora, né documenti. Forse maghrebino, d’origine, ma è difficile anche da stabilirsi. Ha dichiarato di essere francese, nativo di Parigi, e di avere 26 anni: Amine Kaci è il nome che ha fornito.

Di certo, il giovane sembra essere uno dei tanti senza casa e occupazione che si aggirano in città in cerca di qualcosa di cui sopravvivere. Solo che, dopo aver ricevuto in qualche occasione merendine e panini, i modi si sono fatti bruschi e pretenziosi. E oggi, ha dato in escandescenza nel bar Carioca e in un negozio di alimentari, che si trovano nelle vicinanze, lungo la stessa via, arrivando a infastidire anche un automobilista che l’ha inseguito fino alla stazione. Forse intendeva allontanarsi con il veicolo con l’ennesima pretesa, quella di un passaggio.  

Già ieri sera la proprietaria del negozio di alimentari si era spaventata, vedendolo entrare con un cappuccio della felpa calato sulla testa e la barba folta che gli copriva il viso. Sola nel negozio, l’atteggiamento del giovane dal volto quasi invisibile aveva destato una certa agitazione, al punto tale che aveva preferito uscire, quando l’aveva sentito borbottare frasi incomprensibili, nella vana speranza che si avvicinasse qualcuno. Dopo qualche minuto, comunque, il giovane si era allontanato. La donna non aveva avuto modo di capire se si fosse impossessato di qualcosa, anche se è lecito pensarlo, visto quando accaduto in seguito.

_LUC4873-2Infatti, questa mattina, lo stesso soggetto si è ripresentato nel negozio, avvicinandosi a un espositore e prelevando una tavoletta di cioccolata, inveendo in francese contro la malcapitata che, vista anche la presenza di altri clienti intimiditi, gli ha offerto un panino sperando che se ne andasse una volta per tutte.

La questione s’è fatta però grottesca quando, dopo mezzogiorno, il sedicente Amine Kaci è ritornato nello stesso negozio, sempre in atteggiamento arrogante, piazzandosi al centro e iniziando a urlare frasi incomprensibili.

In quel momento vi erano solo la proprietaria e una cliente che, terrorizzate sono uscite fuori in strada a chiedere aiuto. A quel punto, il giovane ne ha approfittato per impossessarsi di una barretta prelevandola da un espositore posto vicino alla cassa e infilandola nel giubbotto, uscendo all’esterno per consumare la “sua” colazione.

KACI Amine-3Il guaio è che poco prima aveva reagito anche peggio nel bar. Entrato, aveva preso uno snack senza pagare, rifilando una gomitata alla cognata del titolare, spingendola poi da parte, e tre cazzotti nello stomaco di quest’ultimo, quando avevano cercato di fermarlo.

E, forse per la fuga finale, il 26enne ha poi pensato bene persino d’infilarsi in un’auto parcheggiata sempre in via Don Bosco, spalancando uno sportello. Solo che dentro c’era il conducente, il quale non l’ha presa bene. Sceso, ha iniziato a inseguire l’intruso, mentre si dirigeva a passo svelto verso la stazione ferroviaria. Ma, visto il trambusto già provocato, nel frattempo era già stata chiamata la polizia. Una volante l’ha così intercettato. Gli agenti hanno così ricostruito i fatti, mentre proprietari del negozio di generi alimentari e del bar Carioca l’hanno riconosciuto senza alcuna ombra di dubbio. E per lui è scattato l’arresto. 

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