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Cronaca

Rapina in gioielleria nel centro di Lecce, confessano i due brindisini arrestati

I rapinatori sono comparsi dinanzi al gip del Tribunale di Brindisi per la convalida del fermo

LECCE – Si è trasformata in una lunga confessione l'udienza di convalida del fermo per i due uomini arrestati dagli agenti della Squadra mobile a distanza di meno di 48 ore dal colpo consumato nella gioielleria Idea Oro di Lecce, in piazza Mazzini, messo a segno lo scorso 29 giugno poco dopo le 18.

Dinanzi all'evidenza dei fatti e alle foto che li ritraevano, pubblicate su Facebook dalla titolare della gioielleria, i brindisini Luigi Blasi e Oronzo Ligorio, hanno ammesso al giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Brindisi, Stefania De Angelis, di essere gli autori della rapina. Il fermo è stato convalidato per Blasi, mentre per Ligorio non per il pericolo di fuga. Nondimeno restano in carcere.

A mettere sulle tracce dei rapinatori gli investigatori è stata la stessa titolare, che ha evidenziato un forte accento brindisino. Elemento che ha esteso le ricerche degli agenti della Mobile di Lecce ai colleghi di Brindisi. Per gli uomini della sezione Antirapina, diretti dal vice questore aggiunto Antonio Sfameni, non è stato difficile risalire a Blasi e Ligorio, volti già noti. Le indagini continuano per risalire all'identità di un terzo complice, l’autista della Fiat Punto, parcheggiata poco distanza dalla gioielleria e utilizzata per raggiungere Lecce. 

Gli agenti, nel frattempo, hanno restituito alla titolare della gioielleria i preziosi rubati, trovati nella disponibilità  di Blasi: erano nascosti in una busta di plastica sistemata nei pressi di un muretto della sua abitazione, ancora con la targhetta dell'oreficeria Idea Oro di Lecce.

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