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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca

Assalto al Tir: rapina da 2 milioni di euro. Indagine lampo, trovate armi e refurtiva: un arresto

Un trasportatore della provincia di Lecce, che aveva un carico di scarpe di marca proveniente da uno stabilimento di Presicce e in viaggio verso le Marche, vittima a Torre Canne di un assalto di otto uomini in tre auto. Sequestrato e rilasciato. Tramite Gps la polizia ha ritrovato camion e arrestato ricettatore

BRINDISI – Tecniche paramilitari e un mezzo arsenale a disposizione. Otto individui almeno, assiepati in tre auto, e con i volti travisati. L’assalto all’autotreno, riedizione in stile contemporaneo delle incursioni alle diligenze del Far West, è andato in porto, e forse non poteva davvero essere altrimenti. Il malcapitato trasportatore, completamente solo, s’è dovuto arrendere subito. Inutile tentare speronamenti o altri gesti eroici, a rischio di rimetterci la vita.

La feroce rapina, però, ha avuto un epilogo che la banda forse non si aspettava, e di certo non così presto. Perché nel giro di poche ore la refurtiva è stata recuperata, insieme alle armi. E per uno dei presunti complici, probabilmente un affiliato esterno, che avrebbe fornito un nascondiglio materiale nella sua masseria, sono anche scattate le manette. Si tratta di Luigi Zinzeri, 52enne contadino di Tuturano, popolosa frazione di Brindisi.  Copione in parte capovolto, dunque. 

Un’indagine lampo, quella della squadra mobile brindisina, in collaborazione con il commissariato di polizia di Monopoli. Che ovviamente non finisce qui. Ritrovata la refurtiva, recuperate le armi, catturato un sospettato, ora gli investigatori si concentreranno sul pericoloso gruppo criminale per cercare di identificarne i componenti.

La vittima è un trasportatore che risiede in provincia di Lecce. Stava conducendo un grosso di scarpe di marca, quali Tod’s e Hogan, in direzione di un outlet delle Marche. Aveva fatto il pieno di merce in uno stabilimento di Presicce (valore, attorno ai 2 milioni di euro) e si era messo in moto nelle ore serali, per arrivare a destinazione all’alba.

Luigi-Zinzeri-2-2Nella notte, però, intorno alle 23,30, mentre procedeva con il suo mezzo pesante e la preziosa merce lungo la strada statale 379, all’altezza dello svincolo per Torre Canne sono sbucati i malviventi. Viaggiavano a bordo di tre autovetture. Nel corso della sua angosciata ricostruzione,  agli agenti di polizia l’uomo ha saputo indicare solo due modelli su tre: una Lancia Delta e una Fiat 159. Ed ha precisato anche il numero di persone notate: almeno otto.

Stando al suo racconto, il Tir, subendo il pressing dei tre veicoli, con tanto di armi spianate dai finestrini, è stato costretto ad accostare. Per il trasportatore sono stati secondi di terrore puro. Una disavventura da non ripetere mai più nella vita. Con mezzi spicci, sempre tenendolo sotto tiro con le armi, l’hanno costretto a infilarsi nel bagagliaio di una delle vetture. Poi, uno di loro è evidentemente salito in cabina e s'è messo alla guida dell’autoarticolato.

Chiuso nel vano, impossibilitato a muoversi, il trasportatore salentino fino all'ultimo non ha saputo quali sorprese gli avrebbe ancora riservato il destino. Percorsi diversi chilometri, il viaggio s'è bruscamente interrotto. Lui, con il cuore in gola, ha atteso gli eventi. Alla fine ha visto spalancarsi il portabagagli sopra la sua testa ed è stato finalmente libero di uscire. Era in una zona di aperta campagna, in mezzo al buio. L'auto s'è allontanata in fretta alle sue spalle. 

Intorno all’alba è riuscito a scoprire di trovarsi tra Fasano e Monopoli. Gli operai di una carrozzeria pare abbiano provato una certa diffidenza, vedendolo sbucare così, all’improvviso, chiedendo aiuto. Ma alla fine l’uomo è riuscito ad avvisare il 113. In suo soccorso sono arrivati agenti del commissariato di polizia di Monopoli.

Alcune-delle-scarpe-sequestrate-2Ascoltato il suo racconto, gli agenti hanno avvisato subito i colleghi di Brindisi. La sala operativa ha inviato un messaggio via radio a tutte le pattuglie disseminate sul territorio. Ma è stato soprattutto tramite le nuove tecnologie che la squadra mobile è riuscita quasi subito a capire dove indirizzare le indagini.

La segnalazione ricevuta dall’impianto Gps presente sull’autoarticolato ha permesso di circoscrivere la zona in cui questo poteva essere stato nascosto. Un aspetto clamorosamente sottovalutato dai rapinatori. Qualcosa che avrebbe fatto comodo anche agli sceriffi del sopraccitato Far West. Tanto che intorno alle 8,30 gli investigatori (quelli moderni...) erano già in prossimità di una masseria di contrada “La Pigna”, nelle campagne intorno a Tuturano.

Qui hanno scoperto che l’intero carico di scarpe era celato in un vano. La perquisizione ha consentito di trovare anche due pistole semiautomatiche con matricola abrasa, fucile, passamontagna e parrucche, artifizi pirotecnici, cartucce e altro materiale ritenuto d’interesse investigativo. Zinzeri, proprietario della tenuta, risponde di ricettazione del carico rapinato e di detenzione illecita delle armi. Ha precedenti proprio per ricettazione. E’ stato condotto in carcere su disposizione del pm Manuela Pellerino

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