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Cronaca Parabita

Rapinano distributore, poi la fuga in scooter finita con l'arresto

In manette due giovani, che ieri sera, sotto la minaccia di una pistola a salve, hanno sfilato dalla tasca del benzinaio qualche banconota. Raggiunti di carabinieri sulla strada per Matino sono stati bloccati e arrestati

 

PARABITA – Pensavano di averla fatta franca, forse, e invece poco dopo aver rapinato un dipendente del distributore carburanti Eni, sulla strada per Matino, sono stati raggiunti e arrestati dai carabinieri della stazione di Parabita, che hanno operato insieme ai colleghi del Nucleo operativo radiomobile della compagnia di Casarano. Si tratta di due ragazzi, entrambi di Matino, Antonio Manco, 24 anni, e di Roberto Giorgio Sergi, 23enne,  entrambi già noti alle forze dell’ordine, ritenuti gli autori del colpo messo a segno ai danni della stazione di servizio.

Tutto è accaduto ieri sera, intorno alle 20, quando uno dei due giovani, con il volto parzialmente coperto, si è presentato davanti al benzinaio armato di pistola. Sotto la minaccia dell’arma, ha sfilato dalla tasca dell’addetto alla fornitura di carburanti una piccola somma di denaro, ancora in corso di quantificazione e non coperta da assicurazione, per poi fuggire a piedi. Ma solo per qualche manciata di metri, ben sapendo che poco distante lo attendeva a bordo di uno scooter Piaggio il complice. A quel punto i due si sono allontanati in direzione Matino.

Nel frattempo i carabinieri erano stati già avvertiti di quel che era accaduto presso la stazione e non ci hanno messo molto a raggiungere lo scooter con a bordo i due ragazzi che viaggiavano a tutta velocità verso Matino. E quando si sono accorti di avere ormai alle calcagna i carabinieri, si sono disfatti della pistola ma il gesto non è sfuggito ai militari, che hanno bloccato i due e recuperata l’arma, una pistola semiautomatica a salve, priva di tappo rosso. Inoltre, la targa dello scooter è risultata contraffatta, mentre del denaro rapinato al momento nessuna traccia. Il magistrato di turno della Procura di Lecce ha disposto  per i due giovani gli arrestati presso il carcere di Lecce.  

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