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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca Diso

Rapinatori scatenati: doppio colpo con buco e spaccata

Rapine in successione alle poste di Diso e Castiglione. Bottino: 50mila euro. Nel primo caso con un'auto in tre hanno sfondato la vetrina. Ferita una bimba. Nel secondo sono sbucati in due dal bagno

Doppio colpo nel basso Salento con bottino da capogiro: 50mila euro. Da dividere fra due bande diverse o fra gli stessi componenti di un unico sodalizio criminale? E' uno degli enigmi che sono chiamati a risolvere i carabinieri della compagnia di Tricase, i quali indagano sui due maxi "prelievi" effettuati negli uffici postali di Diso e di Castiglione di Andrano, con metodi a dir poco spettacolari, giocando sull'effetto sorpresa e sul terrore. Particolare, non di poco rilievo: le due località distano appena sei chilometri l'una dall'altra. Ad agire, secondo i primi accertamenti, sarebbero state non meno di cinque-sei persone. Il dubbio è, appunto, se si tratti di un solo gruppo diviso in due cellule o di un puro incrocio di coincidenze. La certezza è che non hanno agito in un giorno qualunque, ma in quello deputato al pagamento delle pensioni. E ciò giustifica anche la grossa disponibilità di liquidi nelle casse del piccolo ufficio comune di Diso e in quello minuscolo (appena una dipendente) della frazione di Andrano.

Il "colpo" più scenografico è avvenuto questa mattina intorno alle 8,30 a Diso, nei locali di via Roma. Un rapinatore armato di pistola ha fatto irruzione, intimando ad alcune persone presenti nell'ufficio postale di sdraiarsi per terra e a due dipendenti di andare nel retro. Poi, altri due banditi, a bordo di un potente fuoristrada Toyota risultato rubato alcuni giorni addietro a Lecce, e al quale sono stati attaccati due tronchi in legno bloccati con alcuni conci di tufo per amplificare il danno, hanno letteralmente mandato in frantumi la vetrina dell'ufficio, lanciati a folle velocità. Il cristallo è esploso in mille pezzi, alcune schegge hanno colpito le suppellettili interne ed i clienti; una bambina, che si trovava con la madre, è rimasta lievemente ferita (per fortuna senza grosse conseguenze). Scesi dal veicolo fumante e semi-demolito dopo la tremenda "spaccata", i due hanno cacciato un'altra pistola ed un fucile a canne mozze e sotto il tiro delle armi si sono impossessati dei plichi con i soldi, per un totale di 30mila euro.

Per i malcapitati non c'è stato tempo di ragionare. Per fortuna nessuno ha abbozzato ad una risposta, o nella tensione palpabile e nella sorpresa di un'azione criminale quasi da sceneggiatura cinematografica, sarebbe potuta partire anche qualche pallottola. Quando i dipendenti, passata la tempesta, hanno chiamato i carabinieri, il gruppo si era già dileguato. Forse ad attenderli nelle vicinanze c'era un quarto uomo, appostato in un'altra auto scura di grossa cilindrata. L'ufficio postale è privo di dissuasori esterni antisfondamento e, purtroppo, anche di sistemi di videoripresa. Ma la mattinata, che in molti ricorderanno a lungo per l'intensità, è proseguita con un nuovo, inquietante allarme, dopo appena un'ora. Intorno alle 9,30 è giunta infatti da soli sei chilometri di distanza la notizia della rapina, con la tecnica del buco, nell'ufficio postale di via Pisanelli, a Castiglione. Qui, ad agire, sono stati in due. Le indagini, in questo caso, vedono interessati anche gli agenti di polizia del commissariato di Taurisano.

Si presume che la coppia di banditi abbia lavorato nel cuore della notte con gli attrezzi del mestiere e che poi sia tornata in mattinata per ultimare l'opera. Infatti, i militari hanno trovato un buco praticato nel muro e che ha condotto i due banditi direttamente all'interno del bagno dell'ufficio. Il locale confina con il giardino del castello che sorge nel centro della frazione e con altre due abitazioni disabitate. In mattinata si sono presentati probabilmente con delle spranghe di metallo ed hanno dato il colpo di grazia alla calce, entrando nell'ufficio e sorprendendo l'impiegata. Avevano in testa i caschi da motociclista. Anche in questo caso, il furto è stato ingente: 20mila euro. I due, arraffato il denaro, si sono poi allontanati a bordo di una moto Kawasaki. Che, per inciso, era stata parcheggiata proprio nell'atrio del castello. Per i militari della compagnia di Tricase e della stazione di Spongano, e per gli agenti di polizia sono ore di frenetiche indagini.

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