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Cronaca Santa Cesarea Terme

Rave finisce in tragedia: morte cerebrale per la 22enne ricoverata al "Fazzi"

Sembra segnato il destino di Dalila Coluccia, la giovane entrata in coma dopo un mix letale di alcol ed anfetamine in una festa non autorizzata in località "Pozzo Antico", tra Torre Chianca e Lecce. Sui social il cordoglio degli amici

LECCE – Sembra segnato il destino di Dalila Coluccia, la 22enne, originaria di Cerfignano (frazione di Santa Cesarea Terme), entrata in coma dopo un mix di alcol ed anfetamine, ingerito nel rave party di qualche giorno fa, tra Torre Chianca e Lecce. Le condizioni della giovane, ricoverata al "Vito Fazzi" da quattro giorni, si sarebbero complicate in presenza di un edema cerebrale molto esteso, che ne hanno sensibilmente complicato il quadro clinico. E, dopo una controversa giornata di annunci e di notizie in evoluzione sul suo stato di salute, i medici del reparto di rianimazione del "Vito Fazzi" ne hanno dichiarato la morte cerebrale.

In uno spazio di sospensione e di attesa, iniziato dalla prima mattina, con il susseguirsi di indiscrezioni dolorose, di conferme abbozzate, di emozioni convulse e di incertezze, rimpallate sui social e sui siti d'informazione, è trascorsa un'intera giornata, conclusasi con una notizia, che regala l'epilogo più drammatico ad una triste vicenda.  

Com'è noto, la 22enne era rimasta vittima di una grave intossicazione, derivata dalla miscela di sostanze stupefacenti, assunte quattro giorni fa, nell'ambito di una festa improvvisata, su cui si erano addensate polemiche, dovute all'assenza dei controlli necessari. La ragazza aveva perso conoscenza, ma, nell'indifferenza generale dei partecipanti al rave non autorizzato, in località "Pozzo Antico", era rimasta riversa a lungo sul pavimento, prima di ricevere i primi soccorsi. I sanitari del 118, nell'occasione, erano stati avvertiti solo all'alba, raggiungendo il luogo dell'accaduto e trasportando d'urgenza la ragazza nel reparto di rianimazione dell'ospedale leccese.

Quattro giorni di coma, in cui la speranza si è affievolita con il complicarsi della situazione clinica della ragazza. Sulla bacheca del suo profilo facebook si sono moltiplicati, nell'arco dell'intera giornata, come un flusso incessante i messaggi di cordoglio e l'omaggio commosso di amici e conoscenti. Nessuno di loro riesce a crederci davvero e sa darsi pace per un'altra vita spezzata. Per la fine prematura di una giovane, che tutti amano ricordare per il suo sorriso. E lo ripetono in coro: "Non si può morir così".

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