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Cronaca

Violenze e abusi sull'amica, condannato a 3 anni e otto mesi

Il 31enne di Castiglione d'Otranto, accusato nel 2008 di aver molestato una donna, è stato rinviato a giudizio. L'imputato ha sempre respinto ogni accusa, evidenziando come a suo dire il rapporto fosse stato consenziente

LECCE – Una presunta storia di violenze e abusi sessuali. Un rapporto di fiducia e conoscenza trasformato, in pochi terribili istanti, in un incubo difficile da cancellare. I fatti risalgono al settembre 2008. Antonio Panico, 31enne di Castiglione d’Otranto, avrebbe convinto una sua conoscente, una donna di sei anni più grande di lui, a salire a bordo della sua macchina per andare insieme a comprare le sigarette.

La vittima si sarebbe presto accorta, suo malgrado, che la destinazione era diversa. Dopo aver condotto la sua conoscente in campagna, infatti, il 31enne si sarebbe lanciato verso di lei, costringendola a subire un rapporto sessuale. A nulla sarebbero valsi i tentativi della vittima di sottrarsi agli abusi e di chiamare aiuto con il telefono cellulare. La donna avrebbe anche subito ecchimosi e lesioni sul corpo, poi refertate dai medici.

Per questa vicenda Panico è stato rinviato a giudizio. L’imputato, assistito dall’avvocato Marco Ruta, ha sempre respinto ogni accusa, evidenziando come a suo dire il rapporto fosse stato consenziente. Oggi, a distanza di oltre quattro anni, il 31enne è stato condannato a 3 anni e otto mesi di reclusione, oltre che a risarcire la parte offesa con una provvisionale di alcune migliaia di euro.

La pubblica accusa, rappresentata dal sostituto procuratore Antonio Negro, aveva chiesto una condanna a sei anni. I giudici della seconda sezione penale (presidente Pasquale Sansonetti) hanno però escluso la violenza privata riconoscendo la violenza sessuale.

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