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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca Calimera

Recuperata la piccola “Diva”. Con lei ricoverata un’aquila minore

Continuano gli spiaggiamenti di tartarughe marine nel Salento: proprio ieri, presso l'osservatorio faunistico della Provincia di Lecce recuperata una Caretta caretta di appena 9 cm. Con lei, anche "Grace", esemplare di aquila minore

CALIMERA - Nella giornata di ieri è stata ricoverato presso l’Osservatorio faunistico della Provincia di Lecce (Museo di Calimera) un esemplare appartenente alla specie Caretta caretta, di appena 9 cm di lunghezza, spiaggiato lungo le coste dell’Adriatico meridionale. La giovanissima tartaruga è stata ribattezzata “Diva” e pesa solo 260 grammi.

9 cm di carapace che entrano nel palmo di una mano-2Al momento del ricovero presentava un grave “cold stunnig” (stordimento  dovuto al freddo), perciò è stata sottoposta a flebo intraperitoneali calde allo scopo di aumentare gradualmente la temperatura corporea. Date le gravi condizioni, inizialmente è stata stabulata in una shower box, ma avendo mostrato da subito segni di ripresa è stata poi trasferita in una normale vasca di stabulazione.

“Considerate le ridotte dimensioni – spiega Chiara Caputo, responsabile del centro - è probabile che Diva sia nata quest’estate. I ricoveri di esemplari così giovani sono piuttosto rari anche perché le tartarughe marine passano questa fase della loro vita al largo delle coste, trasportate dalle correnti marine e nascoste tra i sargassi. Trattandosi di un soggetto giovanissimo il quadro clinico andrà monitorato costantemente e la prognosi non si potrà sciogliere fino a quando non ricomincerà ad alimentarsi autonomamente”.

Nella medesima giornata, è stato ricoverato presso il Centro calimerese anche un esemplare di Aquila minoreProfilo rapace-2, specie presente sul territorio, ma comunque piuttosto rara da osservare. Il soggetto, ribattezzato Grace, si presentava debilitato e sotto shock, con vari segni di ferite da pallini, una addirittura sul becco. Sottoposto alle terapie del caso ha mostrato lievi segni di miglioramento, ma data la potenziale estensione e gravità delle ferite causate dal colpo di fucile ( ogni pallino può provocare una lesione differente), la prognosi non sarà sciolta prima di 10 giorni, ovvero quando la terapia avrà avuto termine e i segni di miglioramento si potranno dire definitivi.

Caputo fa sapere che sono quasi fuori pericolo invece le altre tartarughe ricoverate nei giorni scorsi presso l’Osservatorio faunistico: “Entrambe – afferma - hanno ricominciato ad alimentarsi autonomamente e si presentano particolarmente attive”.

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