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Martedì, 16 Aprile 2024
Cronaca

Residenti esasperati dal rumore continuo, Procura chiede archiviazione

Per il consulente nominato non è possibile stabilire l'origine del suono molesto e se sia realmente dannoso per la salute

LECCE – Il rumore c’è ma non è possibile stabilire la causa (o le cause). E’ questa la conclusione cui è giunto il consulente tecnico nominato dalla Procura di Lecce nell’inchiesta per lesioni e disturbo al riposo delle persone (a carico di ignoti) nata dall’esposto presentato dall’associazione: “Difendiamo Lecce dal rumore cupo”, assistita dall’avvocato Stefano Stefanelli. Due i quesiti posti dal pubblico ministero all’ingegnere Antonio Paolo Carlucci: stabilire se il rumore superasse il limite di normale tollerabilità e le cause. La Procura, dopo le risultanze della perizia, ha chiesto l’archiviazione del procedimento.

Alcuni cittadini hanno lamentato la presenza di un rumore di sottofondo incessante, ventiquattr’ore su ventiquattro, che aumenta d’intensità verso la tarda sera fino alla mattina successiva. Un suono dalla tonalità bassa e continua, capace di disturbare e alterare la vita delle persone, di impedire il sonno e creare danni alla salute. Un vero supplizio per alcuni abitanti del capoluogo salentino, che da mesi si trovano a fronteggiare questo grave problema, tanto da decidere di creare un’associazione: “Difendiamo Lecce dal rumore cupo”. Una trentina le persone che hanno già aderito, provenienti da diverse zone di Lecce: da San Pio a Porta Napoli, fino a Settelacquare.

Gli abitanti, ormai esasperati, si sono rivolti a un ingegnere per eseguire degli accertamenti tecnici e cercare di capire la causa e risolvere il problema. Il tecnico ha accertato “in maniera inequivocabile l’effettiva presenza del rumore, identificandolo in un tono puro a bassa frequenza con centro a 50Hz avente le caratteristiche del rumore disturbante, non associabile a macchinari o impianti presenti all’interno degli edifici”. Un po’ come avere un amplificatore che spara continuamente un ronzio fastidioso.

I componenti dell’associazione puntano il dito contro i lavori di aggiornamento alla fibra della linea telefonica, che coincidono più o meno con l’inizio del rumore, o alcune cabine di trasformazione dell’Enel. Ipotesi smentita dalla consulenza tecnica.

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