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Cronaca

Presunta frode sportiva: Figc non sarà parte civile. Tra un mese l’esame di Masiello

Nel processo che vede imputati l'ex presidente del Lecce, Pierandrea Semeraro, Carlo Quarta e Marcello Di Lorenzo, il giudice ha respinto la richiesta della federazione. Assente l'ex calciatore: dalla sua testimonianza si riparte il 28 marzo

BARI – Procedimento aggiornato al 28 marzo, alla presenza di Andrea Masiello, oggi assente, che per il pubblico ministero è il testimone chiave dell’ipotesi accusatoria. Respinta invece la costituzione di parte civile della Figc mentre è stato disposto lo stralcio temporaneo della posizione di Carlo Quarta, accusato - con l’ex presidente del Lecce, Pierandrea Semeraro e Marcello di Lorenzo - di frode sportiva in relazione al derby tra Bari e Lecce disputato al San Nicola nel maggio del 2011. Partita che, sul piano della giustizia sportiva, ha spalancato ai salentini le porte della Prima divisione.

Nonostante il termine per la costituzione di parte civile fosse abbondantemente superato, gli avvocati della Federazione italiana gioco calcio hanno sostenuto di essere venuti a conoscenza del processo solo di recente, cioè in una fase di molto successiva all’avvio del dibattimento davanti al giudice monocratico del Tribunale di Bari, Valeria Spagnoletti. Alla richiesta si sono opposti tutti, dai difensori degli imputati a quelli delle parti civili, cioè dei tifosi del Lecce e del Bari.

L’avvocato Francesco Calabro, sostenuto dal collega Giuseppe Milli, entrambi del foro di Lecce, ha contestato alla Figc di non aver provato la circostanza della tardiva consapevolezza del processo, ipotesi che sarebbe peraltro smentita dal fatto che nelle sentenze del giudizio sportivo (emesse da organi della stessa Figc e prodotte al giudice Spagnoletti) si faceva esplicito e ripetuto riferimento alle dichiarazioni rese dagli imputati al pubblico ministero in sede di indagini preliminari. Quindi la Figc, questa la conclusione, non poteva non sapere. A fine marzo si riprende con l’esame dei testimoni: oltre all’ex calciatore del Bari, ci saranno Gianni Carella, Fabio Giacobbe, Angelo Iacovelli e l’ufficiale di polizia giudiziaria autore della comunicazione della notizia di reato.

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