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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Tifoso nei guai per una torcia: revocati i domiciliari, disposto obbligo di firma

Udienza del processo per direttissima, dopo l'arresto di martedì, per il 47enne ritenuto responsabile di aver lanciato un bengala verso il terreno di gioco all'inizio di Lecce-Barletta. Identificato dalla Digos con le immagini del circuito interno

LECCE – Revocati gli arresti domiciliari a Sandro Scarpa, il 47enne di Lecce, tifoso giallorosso, accusato di possesso e lancio di artifizi pirotecnici durante una competizione sportiva. L’accensione di una torcia all’inizio della gara tra Lecce e Barletta, disputata domenica scorsa al Via del Mare, gli era costata cara. Oggi, al termine dell’udienza del processo per direttissima, il giudice Sergio Tosi ha convalidato l’arresto ma, accogliendo l’istanza del legale dell’uomo, l’avvocato Giampiero Tramacere del Foro di Lecce, ha ritenuto che non ricorressero le esigenze cautelari. Disposto l’obbligo di firma mentre in questura si sta vagliando l’opportunità di comminare il daspo.

Il personale della Digos, che si è avvalso delle immagini registrate dal circuito di videosorveglianza dello stadio e in particolare delle videocamere che sorvegliano la curva, ha identificato in Scarpa l’uomo che, cinque minuti dopo l’inizio della partita Lecce-Barletta, è salito sulla balaustra, si è sporto in avanti e poi ha lanciato il bengala verso il terreno di gioco. Al termine della partita l’uomo è stato fermato.

Al giudice Scarpa, già noto alle cronache giudiziarie, ha spiegato di aver lanciato il fumogeno perché soffocato dal fumo dello stesso. Il 47enne, infatti, sarebbe affetto da problemi di natura respiratoria. Una motivazione che non convince affatto il personale della Digos che ha calcolato, con l’ausilio delle immagini, come il tempo intercorso tra l’accensione e il lancio fosse ben maggiore di quello necessario a disfarsi di una torcia. L’udienza è stata aggiornata al prossimo 22 ottobre.

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