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Sabato, 20 Aprile 2024
Cronaca Montesano Salentino

Ricercato per rapina, rintracciato su un'auto rubata

Antonio Malerba, 37enne, di Cellino, era "sparito" dalla sua città da un mese. Aveva obbligo di dimora per rapina aggravata. Trovato a Montesano, di notte, su un'Aygo rubata. E con un passamontagna

MONTESANO SALENTINO - Era uccel di bosco da un mese. L'hanno rintracciato, per puro caso, di notte, a Montesano Salentino, a qualche centinaio di chilometri da casa. Antonio Malerba, 37enne, è infatti di Cellino San Marco, città dalla quale non si sarebbe mai dovuto allontanare. Era sottoposto alla misura dell'obbligo di dimora nel comune di residenza, perché accusato di rapina aggravata. Ma evidentemente Cellino gli andava stretta. Su di lui pendeva, dunque, un'ordinanza di ripristino della custodia in carcere. Fatta eseguire dai carabinieri del nucleo operativo di Tricase. I quali gli hanno notificato anche un'ulteriore denuncia: ricettazione. Malerba viaggiava a bordo di un'auto risultata rubata a Tricase. Giusto una trentina di giorni or sono. Pressappoco, in corrispondenze del periodo in cui Malerba è scomparso da Cellino.

Ma cosa avrà fatto in questo tempo? Il sospetto è che sia ritornato alla sua vecchia passione. Le rapine, appunto. Perché in auto i militari hanno trovato un passamontagna ed una paio di boxer tagliati in modo tale da poter essere utilizzati per celarsi il volto. Nessuna certezza, nel senso che al 37enne cellinese non sono attribuibili, al momento, fatti criminali sicuri (a parte l'accusa di ricettazione, per il fatto di camminare a bordo di un'auto derubata). Ma i militari stanno indagando. Certo è che pendeva su di lui quell'ordinanza firmata da un giudice per il rientro in carcere. E così, la scorsa notte, quando Malerba, al volante di una Toyota Aygo, intorno all'una, s'è imbattuto in una pattuglia che stava svolgendo un controllo all'ingresso di Montesano, s'è bloccato di colpo. L'allergia alle divise l'ha portato a fare una repentina retromarcia, per allontanarsi in fretta e in furia. Inutile dire, che non ha fatto altro che attirare ancor di più l'attenzione dei carabinieri. I quali, riposta la paletta e risaliti in auto, si sono messi alle sue calcagna, bloccandolo poco dopo.

Malerba non aveva documenti, addosso. E' stato perquisito, ma non teneva, comunque, armi o altro. L'Aygo, dalla banca dati, è però risultata rubata. Sotto i sedili anteriori, i carabinieri hanno trovato il passamontagna ed i boxer tagliati. Nel vano portaoggetti, una lampadina tascabile ed un paio di guanti da lavoro. Condotto in caserma per altri, accertamenti, sottoposto ai rilievi foto segnaletici, è emerso il suo nome. E con esso, il capo d'imputazione che gli pendeva sul capo. L'ordinanza è stata emessa la settimana scorsa dal Tribunale di Brindisi. Il pm di turno presso la Procura della Repubblica di Lecce, Guglielmo Cataldi, ha disposto il trasferimento di Malerba nel carcere di Lecce. E ora, oltre a cercare di capire se e dove abbia compiuto, in questo lasso di tempo, furti e rapine, i carabinieri intendono scoprire se il 37enne avesse uno o più complici che l'abbiano agevolato e supportato nell'ultimo mese.

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