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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca

Ricercato per riciclaggio e bancarotta, si costituisce a Lecce un 39enne

Angelo Prudentino, originario di Ostuni, coinvolto nell'operazione Fast, condotta dai finanzieri di Brindisi, si è presentato questa mattina presso la caserma dei carabinieri. Si era reso irreperibile dal 5 marzo

LECCE  - Ha deciso di presentarsi spontaneamente presso la caserma dei carabinieri di Lecce, per costituirsi ed essere accompganto in cella. Angelo Prudentino, il 39enne originario di Ostuni, era ricercato da martedì 5 marzo.-1-611-6

Su di lui, infatti,  pendeva un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal gip del Tribunale di Lecce, Ines Casciaro, perché coinvolto nell’operazione Fast, condotta dai militari della guardia di finanza che, la settimana scorsa, aveva portato all’arresto di 19 individui, nel brindisino, con l’accusa di riciclaggio e bancarotta fraudolenta. Reati fallimentari e tributari con l’aggravante del metodo mafioso.

L’attività investigativa era partita nel mese di novembre del 2010, ed era stata avviata per individuare i canali di riciclaggio e delle numerose attività portate avanti da diversi esponenti di spicco della Sacra corona unita della "Città bianca" e di altri centri del brindisino. Delle 19 persone coinvolte nel blitz, dieci sono finite agli arresti domiciliari le restanti nove, invece, destinatarie di misure di custodia cautelare in carcere. Tra queste, appunto, il 39enne.

Ma Prudentino, assieme al fratello Maurizio, dal giorno del provvedimento si era reso irreperibile. Accompagnato presso l’istituto penitenziario alle porte di Lecce, a disposizione dell’autorità giudiziaria, il 39enne – figlio di Albino Prudentino,  al quale sono stati sequestrati beni e terreni per un valore di circa 800mila euro, assieme a diverse quote di società di scommesse - è assistito dagli avvocati Vito Felici del foro siciliano di Nicosia e da Giovanni Zaccaria, del foro di Brindisi.


 

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