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Sabato, 20 Aprile 2024
Cronaca

Dopo il Brasile, il secondo miracolo a Lecce: tartaruga “ricostruita” con stampante 3D

Il carapace e il piastrone di una testuggine di 40 anni, investita accidentalmente dal proprietario, rifatti con dell’acido poliglicolico

LECCE – In un ambulatorio veterinario di Lecce il secondo trapianto di carapace grazie a una stampante 3D. Dopo il primo esperimento, riuscito, in Brasile lo scorso anno, un altro miracolo si è ripetuto nel Salento nella serata di venerdì scorso. Tutto è cominciato quando il proprietario di una grossa tartaruga, femmina di circa 40 anni, lunga 23 centimetri, ha investito involontariamente l’animale nel giardino della propria casa, a Merine. L’uomo, velocemente, ha soccorso l’esemplare raccogliendo i pezzi del carapace e del piastrone (la parte inferiore) ormai rotti dall’impatto.

Vista l’ora, è riuscito a mettersi in contatto con Davide De Guz, veterinario trepuzzino 32enne, al quale ha poi affidato la sua tartarug2017-07-13-PHOTO-00000022-2a. I frammenti di carapace e piastrone rotti non si potevano però più riattaccare. Erano ormai contaminati, anche dalle uova di mosca. L’unica soluzione da tentare, la ricostruzione delle parti lacerate attraverso una stampante tridimensionale. Il veterinario ha dunque utilizzato il profilo di un’altra testuggine, diversa per sesso e tipologia, attraverso una tac alla quale era stata sottoposta, per cercare di riproporre un carapace quanto più fedele a quello originale.  

Le parti mancanti sono state ricostituite, così come le lesioni interne che la tartaruga ha subito- soprattutto al fegato e ai polmoni, rimesse in sesto. Il carapace e il piastrone sono stati rifatti con del materiale biocompatibile, denominato acido poliglicolico. La testuggine si è ripresa lentamente ed è stata dimessa con drenaggi per i lavaggi interni e una cura antibiotica. Lunedì ha fatto rientro dai suoi proprietari. Le sue funzioni vitali sono state ripristinate e grazie a questo miracolo tecnologico si è potuta evitare la sua eutanasia.

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