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Cronaca

Riesame: ecco perché Flavio Fasano resta ai domiciliari

Secondo i giudici sussiste ancora il pericolo di reiterazione del reato per la sua esperienza politica. Respinta l'eccezione sull'utilizzabilità delle intercettazioni. Il provvedimento in 57 pagine

LECCE - Cinquantasette pagine per spiegare i motivi per i quali Flavio Fasano rimane agli arresti domiciliari. Per i giudici del Riesame (presidente Pietro Baffa, a latere Cinzia Vergine e Silvia Minerva) non ci sono dubbi: l'ex sindaco di Gallipoli sarebbe responsabile per tutto quello che gli ha contestato il gip Andrea Lisi e non può essere rimesso in libertà. Dure, durissime le parole usate dai giudici per definire la gravità delle condotte di Fasano. In primis, è stato spiegato perché è stata respinta l'eccezione mossa dai legali Luigi e Roberto Rella sulla inutilizzabilità delle intercettazioni. Gli avvocati avevano infatti eccepito che l'attività investigativa era partita su imput di un'altra indagine, quella riguardante l'omicidio del boss Salvatore Padovano.

Invece il collegio del Riesame non è stato dello stesso avviso, sostenendo che non si potesse parlare di diverso procedimento poiché sono state disposte nell'ambito di uno stesso contesto probatorio ed investigativo. Secondo profilo chiave del provvedimento riguarda la sussistenza delle esigenze cautelari. Anche sotto questo aspetto il Riesame ha concordato con l'impostazione del gip Andrea Lisi, quando questo ha rigettato l'istanza di scarcerazione. Fasano ha troppe conoscenze fra i pubblici amministratori, così come la sua consolidata esperienza politica agevolerebbe l'eventuale commissione di reati dello stesso tipo.

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