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Sabato, 20 Aprile 2024
Cronaca

Discariche pericolose: la Procura crea una task-force. "Ma basta con la disinformazione"

Il procuratore Motta e l'aggiunto Cillo hanno annunciato la creazione di un team interforze di forestali, carabinieri e finanzieri per vagliare anche con le più recenti tecnologie e mezzi come elicotteri il territorio. Ma su Supersano ribadiscono: "Nessun rischio"

LECCE – Sarà una task force composta da uomini del corpo forestale dello Stato, carabinieri e guardia di finanza, a monitorare il territorio la penisola Salentina e ad evidenziare l’eventuale presenza di rifiuti pericolosi interrati nelle discariche nel sottosuolo.

Un gruppo interforze cha girà sotto l’egida della Procura della Repubblica di Lecce, e il coordinamento del procuratore Cataldo Motta e dell’aggiunto Ennio Cillo, come annunciato questa mattina in una conferenza stampa. Si tratta di indagini conoscitive disposte nell’ambito di una vasta inchiesta giudiziaria relative a un fascicolo per traffico di rifiuti, attualmente a carico di ignoti. Un controllo del territorio finalizzato all’individuazione di possibili discariche pericolose.

Il gruppo interforze si avvarrà delle più recenti tecnologie, come ad esempio l’aerofotomagnetometria. La magnetometria è una tecnica diagnostica non invasiva, che consente di individuare materiali ferromagnetici presenti sia nel sottosuolo che nelle strutture. Questa metodologia è utilizzata in campo ambientale, per verificare nelle discariche la presenza di eventuali corpi anomali (come bidoni e fusti) e nelle aree a rischio d'inquinamento da rifiuti pericolosi.

Il rilevamento magnetico dipende dal fatto che il corpo “bersaglio” produce un’anomalia magnetica modificando localmente il campo magnetico terrestre. I dati vengono acquisiti sia in modalità continua, utilizzando Gps integrati allo strumento, che realizzando sul terreno profili regolari con opportune griglie.

Saranno gli organi di polizia giudiziaria a segnalare i siti da monitorare (attraverso l’utilizzo di elicotteri dotati di particolari strumenti) e relazionare gli inquirenti sulla possibile presenza di notizie di reato e spunti investigativi. Le eventuali anomalie registrate dai sensori saranno di volta in volta analizzate e potranno essere approfondite attraverso scavi e carotaggi della zona.

Indagini che comunque, come ha precisato il procuratore Motta, non riguardano il passato e le dichiarazioni dei collaboratori di giustizia Carmine Schiavone e Silvano Galati. Dichiarazioni già vagliate e analizzate negli anni scorsi che hanno portato, come nel caso di Supersano, a interventi di bonifica eseguiti dall’amministrazione comunale (come dichiarato dall’ex sindaco di Supersano, l’avvocato Giuseppe Stefanelli). Del resto le dichiarazione del “pentito” sarebbero già sfociate in processo penale che ha visto ben due gradi di giudizio. L’attività di controllo e monitoraggio riguarderà comunque anche la zona di Supersano e delle campagne limitrofe.

“E’ necessario – ha spiegato il procuratore aggiunto Ennio Cillo – evitare inutili allarmismi e campagne di disinformazione. Bisogna anche comprendere come sia sbagliato valutare ogni cumulo di rifiuto come discarica pericolosa. L’intento delle Procura è quella di ricercare rifiuti nocivi, senza ovviamente tralasciare circostanze risolvibili in breve tempo, come la discarica abusiva sottoposta a sequestro giorni fa alle porte di Lecce, erroneamente descritta come bomba ecologica”.

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