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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca Supersano

Rifiuti tossici interrati nel basso Salento? Il M5S pubblica le carte

Il senatore Maurizio Buccarella, vice presidente della commissione Giustizia, ha diffuso le rilevazioni fotografiche fatte dai carabinieri dalle quali si evince, in territorio di Supersano, una differenza di temperatura in alcuni terreni

SUPERSANO –  Le rilevazioni fotografiche dei carabinieri del Nucleo tutela ambientale di Napoli nel 2004 sull’area compresa tra masseria “Li Belli” e la pineta, a Supersano, meritano risposte chiare e definitive.

Il M5S, attraverso l’iniziativa di Maurizio Buccarella, senatore leccese e vicepresidente della commissione Giustizia del Senato, ha reso disponibile la documentazione prodotta dalla Direzione distrettuale antimafia di Lecce nel 2008 e agli atti della commissione bicamerale per il ciclo dei rifiuti.

La mappatura effettuata riguarda le zone dove, secondo le indicazioni del pentito della Sacra corona unita, Silvano Galati, sarebbero stati interrati rifiuti tossici prodotti da un’azienda che produceva e cromava fibbie per scarpe e borse, il cui titolare è stato già condannato in via definitiva.

Le immagini, realizzate con tecnologia Multispectral infrared and visible imaging nell’agosto del 2004 ed elaborate dal Centro nazionale per le ricerche, mettono in evidenza una temperatura più alta in alcuni terreni rispetto alla media delle aree circostanti. Sapere il perché di questa differenza termica sarebbe molto importante per creare un clima di trasparenza sulla vicenda.  

“Col recupero di queste mappe – si legge nel comunicato stampa del M5S -, si rende pubblico un altro pezzetto di verità a tutela degli interessi dei cittadini del Salento che per troppo tempo sono stati abbandonati e tenuti all’oscuro di verità scomode”.

Va chiarito un passaggio. Il volo dell'aereo dei carabinieri non fu svolto all'epoca in cerca di qualcosa di specifico. Faceva parte di una normale ricognizione. Quelle immagini hanno iniziato ad assumere una certa rilevanza circa due anni dopo, con le dichiarazioni di Galati, considerato vicino al clan Cucurachi. Potevano effettivamente convergere con le sue indicazioni sul presunto interramento di rifiuti. Nel 2006 furono quindi passate al vaglio degli inquirenti della Dda di Lecce nel più stretto riserbo, con un'indagine affidata del Noe di Lecce.

Ora quelle parole hanno trovato una nuova eco, quando sono state diffuse con grande risalto mediatico le dichiarazioni che Carmine Schiavone, cugino del boss dei casalesi, Francesco, rese già nel 1997 ma poi. Secondo Schiavone, almeno fino al 1992 il Mezzogiorno d’Italia, compreso il Salento, sarebbe stato la discarica illegale per migliaia di tonnellate di rifiuti tossici provenienti dal resto del Paese, ma anche dall’Europa.

La cartogfrafia riguardante l'area con anomalie

Il riproporsi di questa presunta emergenza ambientale e il dilagare di una viva preoccupazione nell’opinione pubblica, hanno spinto il procuratore della Repubblica di Lecce, Cataldo Motta, a rasserenare gli animi, definendo generiche e comunque irrilevanti le dichiarazioni del camorrista di Casal di Principe. Una tesi confermata dal procuratore generale di Lecce, Giuseppe Vignola, che l’8 novembre ha convocato i procuratori della Repubblica di Lecce, Brindisi e Taranto - Cataldo Motta, Nicolangelo Ghizzardi e Franco Sebastio - e gli avvocati generali della Repubblica Antonio Maruccia e Ciro Saltalamacchia, oltre al procuratore aggiunto Ennio Cillo – che coordina il pool leccese sui reati ambientali - e il sostituto Elsa Valeria Mignone.

La Procura di Bari, dal canto suo, pur evitando un incidente diplomatico con quella leccese, ha ritenuto opportuno aprire un’indagine conoscitiva. Per il procuratore aggiunto Pasquale Drago si ha il dovere di “dare una risposta certa sullo stato di salute della regione” fermo restando che da tutti i riscontri effettuati negli anni non si hanno evidenze di un rischio per i cittadini”.

La domanda pressante ora è questa: in quell'area del casaranese indicata dalle cartografie realizzate usando il sistema Mivis sono mai stati fatti scavi approfonditi? Al momento sembrerebbe di no. 

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