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Cronaca

Inchiesta su "filobus e tangenti": resta in carcere Massimo Buonerba

Il riesame ha rigettato la richiesta di scarcerazione presentata dal legale del professore leccese, l'avvocato Conte. L'accusa nei confronti dell'ex consulente di Palazzo Carafa è stata derubricata da concussione a corruzione

LECCE - Resta in carcere Massimo Buonerba, l'ex consulente giuridico dell'allora sindaco di Lecce Adriana Poli Bortone, arrestato lo scorso 13 dicembre dagli uomini della guardia di finanza di Lecce nell'ambito dell'inchiesta sulle presunte tangenti legate al progetto del filobus nel capoluogo salentino. Il Tribunale del riesame ha rigettato l'istanza, presentata dal lelgale di Buonerba, l'avvocato Sabrina Conte, di revoca della misura cautelare emessa nei confronti del professore leccese. Le motivazioni dell'ordinanza che conferma la detenzione per l'ex consulente di Palazzo Carafa saranno depositate nei prossimi giorni, anche se, da quanto si è appreso, i giudici del Riesame (presidente Silvio Piccinno, relatore Stefano Marzo, a latere Silvia Minerva) hanno derubricato il capo d'imputazione da concussione a corruzione.

Nel corso dell'udienza di martedì scorso la difesa aveva evidenziato la mancanza di gravi indizi di colpevolezza a carico di Massimo Buonerba, sotttolineando, in particolare, la non attendibilità delle dichiarazioni fornite dall'ingegner Franceschini (già arrestato nell'ambito dell'inchiesta il 21 novembre e scarcerato proprio dal Riesame). L'accusa ipotizzata nei confronti del professore leccese dalla Procura di Lecce (per cui è stata emessa la misura cautelare dal gip Antonia Martalò) è di concussione, per aver ottenuto proprio dall'ingegner Giordano Franceschini, un altro degli indagati (già arrestato lo scorso 21 novembre e poi liberato dal Tribunale del Riesame) una cifra superiore ai 600mila euro. Il docente dell'Università di Perugia avrebbe così ottenuto l'incarico di progettista del filobus. Entrambe le tesi, però, sia quella difensiva che quella accusatoria, non hanno trovato riscontro nei giudici del Riesame, che sembrerebbero quasi ipotizzare un accordo tra il professore leccese e quello perugino nell'ambito di presunte tangenti legate all'affaire filobus.
Massimo Buonerba-4-6Le indagini intanto si stanno concentrando sulla provenienza dei soldi sequestrati sui conti correnti svizzeri di Massimo Buonerba, su cui l'indagato ha già scelto di avvalersi della facoltà di non rispondere. L’inchiesta che è ha portato all'arresto dell'ex consulente giuridico della Poli è stata avviata proprio in base a una segnalazione della Procura svizzera, che ha sequestrato due conti correnti (presso le banche svizzere Skb e Pkb) sospetti e riferibili a Buonerba, su cui sarebbero transitate cifre vicine ai 2 milioni e 800mila euro.
 

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