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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca

Rimborsi benzina per scopi personali, archiviata l’inchiesta sul dirigente Bonocuore

Il giudice Gallo ha accolto l’istanza de pm Guglielmi di chiudere il caso: “Non ci sono elementi idonei a sostenere l’accusa in giudizio”. L’accusa ipotizzata era di peculato

LECCE - Il sospetto è che si fosse appropriato dei buoni benzina del Comune di Lecce per viaggi non attinenti al suo servizio. Peculato, questo il reato ipotizzato nell'inchiesta aperta nei riguardi del dirigente responsabile dell'ufficio unico dei rifiuti del settore Ambiente del Comune di Lecce Fernando Bonocore. Ma dalle indagini, e in particolare dall'interrogatorio durante il quale l'indagato ha avuto modo di chiarire aspetti poco chiari sulle condotte avute dal 2011 al 2014, non sono emersi elementi idonei a sostenere l'accusa in giudizio. Sono queste le conclusioni alle quali è giunto il pubblico ministero Paola Guglielmi nella richiesta di archiviazione, accolta nei giorni scorsi dal giudice Giovanni Gallo.

I dubbi sulle condotte del dirigente scaturivano dal fatto che utilizzasse la propria auto approvvigionandosi del carburante presso il distributore convenzionato con il Comune di Lecce. Ma Bonocuore ha però dimostrato (attraverso il proprio difensore, l'avvocato Luigi Rella) di aver impiegato la propria vettura per ragioni di servizio a causa dell'indisponibilità di mezzi, problema da lui stesso sollevato in numerose lettere agli organi dell’Amministrazione. Tant’è che la Giunta comunale decise poi (con delibera n.659 del 19 settembre 2016) di assegnare due auto al settore Ambiente.

Bonocuore, inoltre, ha utilizzato la propria auto anche per effettuare trasferte fuori della provincia di Lecce, senza richiedere le dovute indennità in ragione dei chilometri percorsi, ma solo i rimborsi  carburante.

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