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Cronaca Porto Cesareo

Fondali puliti: rimossi quattro relitti e una cinquantina di cime per ormeggi abusivi

È l’esito di una operazione a Porto Cesareo: hanno partecipato i sub di San Benedetto del Tronto, i colleghi della guardia costiera del luogo, Comune e personale dell’Area marina protetta

PORTO CESAREO – Cime e oggetti vari impiegati per gli ormeggi abusivi, logori e deteriorati, rischiosi per l’ecosistema. Continua a Porto Cesareo la bonifica dei fondali. Quattro giorni di immersioni, oltre 50 i corpi morti resi inerti e rimossi e quattro relitti di imbarcazioni recuperati. Con questo intervento, eseguito dalla guardia costiera, si è voluto dare continuità alla operazione denominata “Fondali puliti”, partita già nel novembre del 2019 per prevenire l’ormeggio indisciplinato di unità nello specchio d’acqua del borgo ionico.

Il video: le operazioni della guardia costiera

Il personale dell’Ufficio locale marittimo, assieme ai colleghi del Consorzio di gestione dell’Area marina protetta, ha supportato i sub del primo Nucleo guardia costiera di San Benedetto del Tronto che hanno individuato e portato in superficie più di 50 corpi morti di diverse dimensioni, quasi 300 metri di catene e cordame, mattoni di varie dimensioni e copertoni cementati.

Il materiale recuperato dai sub sui fondali.

Aggrovigliati e sparsi sul fondale costituivano un pericolo per l’ambiente oltre che per la navigazione. Tutto il materiale ritrovato è stato recuperato con l'aiuto dei mezzi meccanici messi a disposizione dall’amministrazione comunale di Porto Cesareo che provvederà anche allo smaltimento. Questo nuovo intervento della guardia costiera ha permesso non solo di ripristinare la libera fruizione dell’area di mare, ma anche di eliminare le potenziali fonti inquinanti.

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