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Cronaca

Rintracciato nella notte in Campania il 14enne scomparso da Salice

Osama, il ragazzo di 14 anni di origine marocchina, sta bene ed è di rientro a Lecce con la famiglia. Di lui si era persa ogni traccia da una settimana. Domenica era stato avvistato nello scalo di Roma Termini. Nella tarda serata, è stato ritrovato ad Aversa

LECCE – Si è conclusa in Campania, ad Aversa, la fuga di Osama, il ragazzo di origine marocchina scomparso da Salice Salentino una settimana fa. Nella notte, intorno alle 3.30, il 14enne è stato riconosciuto da un connazionale che l'ha ospitato e si è messo in contatto con la famiglia, dopo avergli suggerito che era ora di mettere fine alla vicenda. Il ragazzo è stato raggiunto dal fratello e dallo zio, che nei giorni scorsi erano già arrivati a Roma, dove alcune telecamere all’interno della stazione Termini hanno immortalato il fuggitivo.

Osama si è allontanato dalla famiglia mercoledì scorso. E’ stato avvistato per l’ultima volta nella stazione ferroviaria di Lecce. Sono state anche in questo caso le videocamere di sorveglianza a riprendere il passaggio del 14enne. Poi, di lui si era persa ogni traccia, tanto che sabato scorso la famiglia, dopo aver già sporto denuncia presso la questura, tramite padre e fratello maggiore, hanno chiesto ufficialmente l’aiuto di tutta la comunità, non solo ovviamente quella musulmana, rivolgendo un appello dalla moschea di Lecce insieme all’imam Saifeddine Maaroufi.

Le indagini capillari condotte dagli uomini della Digos di Lecce, guidata da Raffaele Attanasi, hanno ricostruito gli spostamenti dello scomparso. Gli investigatori hanno stabilito, analizzando alcune segnalazioni, che Osama era transitato da Ostia lido, e con i colleghi del locale commissariato e della Digos romana hanno eseguito alcune verifiche. La segnalazione ha fatto partire un accertamFullSizeRender-26-2-2ento della Polfer capitolina, che ha estrapolato le immagini del sistema di videosorveglianza dello scalo relative a domenica. Il 14enne è stato riconosciuto da alcuni parenti giunti nella Capitale. Nelle immagini era in compagnia di alcuni giovani connazionali. Da quel momento in poi, avendo una pista concreta da seguire, il tam-tam, che ha coinvolto principalmente la comunità marocchina romana e delle città vicine, si è intensificata. Al momento non è ancora chiaro come sia arrivato in provincia di Caserta, anche se si suppone che abbia preso l'ennesimo treno di questa avventura a lieto fine.

In mattinata il giovane marocchino è stato sentito a lungo negli uffici della Digos del capoluogo salentino. Il ragazzo avrebbe già fornito un dettagliato resoconto della sua fuga, ora al vaglio degli inquirenti. Una fuga che sembra assumere ogni ora di più i connotati della bravata adolescenziale, e su cui gli investigatori mantengono uno stretto riserbo. Resta da chiarire perché il ragazzo abbia deciso di allontanarsi da casa e chi possa avergli fornito alloggio e sostentamento in questi lunghi giorni.

Il vicequestore Vito Montaruli ha sottolineato, oltre al fatto che il ragazzo è in buone condizioni e si è dimostrato felice di riabbracciare la famiglia, la fondamentale collaborazione dei famigliari nell’intera vicenda e della stessa comunità marocchina (in particolare il console onorario del Marocco Vincenzo Abbinante ha seguito attivamente tutta la vicenda in costante contatto con le autorità), che si è dimostrata solidale e coesa, contribuendo al ritrovamento del 14enne. 

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