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Sabato, 20 Aprile 2024
Cronaca

"Si rifiuta di eseguire l'ecografia", chiesto rinvio a giudizio

L'udienza preliminare è stata fissata per il prossimo 22 dicembre dinanzi al gup Antonia Martalò. Il medico, in servizio al reparto di radiodiagnostica, si sarebbe opposto nonostante la richiesta del pronto soccorso

LECCE – La Procura della Repubblica del capoluogo salentino ha chiesto il rinvio a giudizio, con l’accusa di “rifiuto di atti di ufficio dall’incaricato del pubblico servizio”, di Luigi Martella, 46enne di Surbo, medico in servizio nel reparto di Radiodiagnostica dell'ospedale “Vito Fazzi” di Lecce. L’udienza preliminare è stata fissata per il prossimo 22 dicembre dinanzi al gup Antonia Martalò.

Un caso di presunta malasanità che avuto come protagonista una donna di 39 anni di Squinzano che, assistita dall’avvocato Giuliana Ingrosso, ha sporto querela nei confronti del dottor Martella . Le vicissitudini della 39enne hanno avuto inizio il 3 aprile scorso, quando la donna, accompagnata dal marito, si sarebbe recata al pronto soccorso del nosocomio leccese accusando un forte dolore alla spalla. Dopo aver diagnosticato un “trauma alla spalla sinistra da sforzo”, il medico del pronto soccorso avrebbe disposto una consulenza ortopedica, evidenziando la necessità di sottoporre la paziente a un'ecografia urgente della parte interessata.

La donna avrebbe quindi raggiunto il reparto di Radiodiagnostica per essere sottoposta all’ecografia. La vicenda, però, avrebbe avuto un esito del tutto inaspettato. Il dottor Martella, infatti, dopo aver visonato il referto del pronto soccorso e la relativa richiesta di “ecografia spalla sinistra”, si sarebbe rifiutato di eseguire l’esame su richiesta dei colleghi. “Mi rifiuto categoricamente di eseguire ecografie da pronto soccorso”, avrebbe riferito il medico alla paziente, dicendole poi di andare via. La donna avrebbe fatto quindi ritorno al pronto soccorso, dove il dottore in servizio avrebbe annotato il rifiuto del collega di sottoporre la donna all’esame. La 39enne avrebbe poi continuato ad accusare, per alcune settimane, dolore e fastidi, tanto da essere costretta a sottoporsi a visita specialistica.

La denuncia della donna è poi confluita in un procedimento penale in cui l’accusa, rappresentata dal pubblico ministero Donatina Buffelli, ipotizza che l’imputato si sia rifiutato, in qualità di incaricato del pubblico servizio, di eseguire quell’esame. Sarà ora il gup a stabilire se rinviare a giudizio il 46enne, assistito dall’avvocato Luigi Covella, o disporre l’archiviazione.

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