Piazza Dante Alighieri: riqualificazione sì, ma i residenti temono il calcetto
Da una parte il progetto di riqualificazione urbana della piazza, nel quartiere San Pio, dall'altra i residenti sul piede di guerra con una petizione, pronta per approdare a Palazzo Carafa, che chiede la sospensione dei lavori
LECCE – Da una parte il progetto di riqualificazione urbana di piazza Dante Alighieri, nel quartiere San Pio, dall’altra i residenti sul piede di guerra con una petizione, pronta per approdare a Palazzo Carafa, che chiede la sospensione dei lavori. Cosa succede? In realtà, più che “riqualificazione urbana”, si tratta del progetto “Artigianub” finanziato da “Principi attivi” della Regione Puglia, la cui realizzazione spetta all’associazione leccese “Janub”, che si pone l’obiettivo di riqualificare la piazza nella sua vivibilità. Una sorta di salotto con annesse panchine, pavimentazione con mosaico, in una zona “nascosta” della città e che prevede sostanzialmente due interventi: una parte destinata ai bambini e ai loro giochi, l’altra uno spazio per un campetto di calcio. Ed è proprio su quest’ultimo aspetto che alcuni residenti si sono allarmati, immaginando che la piazza, così riqualificata, potrebbe rivelarsi un boomerang, trasformando lo spiazzo, soprattutto durante la stagione estiva, in un luogo dove si tira a notte fonda tra una partita di calcetto e l’altra. Chiedono all’amministrazione comunale, nella “Petizione per la tutela di piazza Dante Alighieri, di “sospendere e riconsiderare ogni intervento di riqualificazione che comporti il totale stravolgimento delle attuali condizioni di fruizione, mantenendo invece il presente assetto e procedendo alla piantumazione degli alberi mancanti”.