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Mai segnalati gli episodi / Gallipoli

Risse, alcol e disordini a Baia Verde, chiude la Praja: discoteca ferma per 15 giorni

Nel pomeriggio gli agenti del commissariato di Gallipoli hanno eseguito il provvedimento del questore di chiusura e sospensione della licenza per due settimane. Motivazione pesante: “Pericolo per la sicurezza pubblica”. Il titolare pronto al ricorso

GALLIPOLI - Il provvedimento era nell’aria dopo la stretta dei controlli e il susseguirsi di alcune risse e intemperanze avvenute fuori dal locale o nelle immediate vicinanze, una serie di furti e di sottrazioni di collanine, carte di credito e cellulari e l’abuso di sostanze alcoliche da parte degli avventori, anche giovanissimi.

Nel primo pomeriggio di oggi gli agenti del commissariato di polizia di Gallipoli hanno notificato ed eseguito il decreto emesso dal questore di Lecce, Andrea Valentino, che dispone la chiusura e sospensione della licenza per 15 giorni della nota discoteca Praja della Baia Verde.

Le motivazioni degli organi di pubblica sicurezza che hanno determinato il provvedimento sono molto dure e circostanziate. Ma sullo stesso provvedimento il titolare e amministratore del frequentatissimo locale della movida gallipolina, Pierpaolo Paradiso, ha già in animo di presentare un ricorso contro una normativa (l'applicazione dell’articolo 100 del testo unico della legge sulla pubblica sicurezza) che, a suo dire, non tutelerebbe gli imprenditori del mondo della notte “dalla responsabilità oggettiva di episodi di violenza e degenerazione che si verificano al di fuori dai locali”.

Secondo quanto esplicitato dalla questura la decisione assunta risiede nei numerosi episodi, avvenuti in questo mese di agosto, e legati a risse e aggressioni, che sarebbero iniziate all’interno del locale o nelle immediate pertinenze, con il coinvolgimento di diversi giovani avventori, alcuni dei quali hanno riportato anche lesioni personali.

Il tutto secondo il resoconto reso dalla polizia si sarebbe consumato senza che tali episodi siano mai stai segnalati alle forze dell’ordine da parte del gestore o dal responsabile della security, richiedendone l’intervento al fine di prevenire ulteriori conseguenze ed avviare le indagini finalizzate a consentire l’individuazione dei responsabili.

Dalle indagini è stato verificato che tali episodi, ritenuti gravemente pregiudizievoli per l’ordine e la sicurezza pubblica, siano stati, se non causati, quanto meno favoriti dallo stato di alterazione psicofisica dovuto all’abuso di bevande alcoliche, somministrate in alcuni casi, all’interno della discoteca, anche a minorenni e infra-quattordicenni. Il tutto quindi in violazione della normativa vigente.

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Tali condotte, che costituiscono oggettivamente un pericolo per l’ordine e la sicurezza pubblica, hanno indotto il questore ad adottare il provvedimento inibitorio in questione al fine di evitare il verificarsi di ulteriori avvenimenti pregiudizievoli per la sicurezza pubblica, rivestendo le violazioni accertate carattere di gravità ed allarme per i cittadini.

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