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Sabato, 20 Aprile 2024
Cronaca

Hotel e night a carico del contribuente, arrestato ex presidente di Asm

Luca Maria Filippi Filippi, 45enne, leccese, figlio dell'ex vicesindaco di Pavia, in carcere dopo indagini dei carabinieri lombardi nella gestione del locale gruppo multiservizi. Avrebbe sperperato soldi pubblici per questioni private. Al vaglio anche diversi appalti

PAVIA – Ristoranti e alberghi, persino serate in un night, per sé e senza dimenticare gli amici, ma tutto quanto a spese del contribuente. L’operazione si chiama “…E io pago!” ed è anche inutile citare il film di Totò da cui trae spunto l’esclamazione divenuta d’uso comune in tutta Italia, quando si vogliono segnalare sprechi e abusi delle pubbliche amministrazioni.

Al centro delle attenzioni dei carabinieri del nucleo investigativo di Pavia, Luca Maria Filippi Filippi, 45enne, leccese, uno dei cinque figli di un altro uomo originario del Salento e molto noto in tutta Italia, l’ex vicesindaco del capoluogo pavese Ettore Filippi Filippi, che prima ancora era stato dirigente di polizia con risultati storici (basti pensare alla cattura del brigatista Mario Moretti) e che una volta entrato in politica nel centrodestra è stato a sua volta risucchiato dal vortice di guai giudiziari.

L’indagine che vede coinvolto Luca Maria Filippi Filippi è stata coordinata dal sostituto procuratore Paolo Mazza e condotta dai carabinieri del nucleo diretto dal maggiore Stefano Nencioni. L’ordinanza di custodia cautelare in carcere è stata emessa dal gip del Tribunale di Pavia nei confronti del 45enne, per vicende legate alla sua passata presidenza in Asm Lavori (e di ex consigliere di Asm Spa, gruppo multiservizi quasi interamente partecipata dal Comune). Risponde di peculato, corruzione per atti contrari ai doveri d’ufficio e induzione indebita a dare o promettere utilità.

Un nuovo arresto eccellente, dunque, quello dei carabinieri pavesi, con indagini che sono però ancora in corso e che gli stessi investigatori non escludono possano condurre verso nuovi sviluppi. Di certo, le accuse attuali bastano e avanzano per incriminare Filippi Filippi, che, in qualità in passato presidente di Asl Lavori di Pavia, avendo disponibilità di danaro pubblico tramite varie carte di credito aziendali, l’avrebbe utilizzato per fini privati, superando una spesa di 50mila euro.

Il 45enne avrebbe frequentato alberghi e ristoranti di Roma, della riviera ligure, della Puglia e dell’Italia in genere, pagando con soldi dell’Asm non solo le proprie spese personali ma anche quelle di amici e familiari che in alcune occasioni l’avrebbero accompagnato. L’utilizzo indebito della carta intestata alla società (di cui era possessore per la funzione di presidente della Asm Lavori) sarebbe stato accertato anche in riferimento ad alcune spese sostenute per trascorrere una serata presso un night capitolino.

Non solo. Filippi Filippi, in qualità di presidente di Asm Lavori di Pavia, abusando dei suoi poteri, avrebbe concordato con gli imprenditori la corresponsione, a suo favore, di una percentuale del 10 per cento sul totale dell’opera pubblica affidata. Uno dei casi citati apertamente dagli inquirenti, quello del progetto artistico d’illuminazione realizzato sul ponte dell’Impero che solca il Ticino (noto anche come Ponte coperto o Ponte vecchio).

Tutto questo sarebbe stato il diretto seguito di alcuni appalti assegnati in forma diretta, senza indagine di mercato. Da ex consigliere, inoltre, risulta indagato perché avrebbe indotto diversi collaboratori, assunti con contratto di consulenza, a corrispondergli parte della retribuzione, ricambiando con retribuzioni notevolmente maggiorate rispetto agli importi fissati dai contratti.

L’indagine, iniziata nel luglio  del 2014, e condotta anche tramite intercettazioni, avrebbe permesso di far luce anche su alcune procedure irregolari di gestione della cosa pubblica. Ancora, violando ogni principio di risanamento dei bilanci della finanza pubblica, tramite una riduzione delle spese per il personale, avrebbe portato a un aumento delle assunzioni del 300 per cento, contribuendo a creare così un disavanzo di bilancio dell’Asm pari a circa mezzo milione di euro.

Oggi i carabinieri hanno eseguito diverse perquisizioni presso le abitazioni di politici e imprenditori locali, nelle sedi di Asm Spa e Asm Lavori. E’ stato sequestrato materiale cartaceo e informatico che potrebbe permettere di acquisire ulteriori elementi e, forse, configurare nuovi addebiti, specie nei confronti di altre persone. 

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