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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca

Riti satanici e abusi sui minori di una comunità, direttore e responsabile finiscono a giudizio

Secondo le accuse formulate dal pubblico ministero Paola Guglielmi, un 46enne di Poggiardo e un 54enne di Parabita avrebbero infierito con percosse e atti sessuali su diversi ragazzi, in un caso anche in una chiesa sconsacrata. I due sono stati rinviati a giudizio al termine dell'udienza preliminare

LECCE – E’ una storia complessa e dai risvolti inquietanti quella che arriva da una comunità per minori disagiati del basso Salento, la Oberon di Taviano. Protagonisti due “educatori” della casa famiglia deputata all’accoglienza di ragazzi bisognosi d’aiuto, il direttore, Luigi Fattizzo, e il responsabile della struttura, Stefano Portaccio, di 53 e 45 anni. Entrambi sono stati rinviati a giudizio al termine dell’udienza preliminare che si è celebrata dinanzi al gup Carlo Cazzella.

Secondo l’ipotesi accusatoria, del procedimento è titolare il pubblico ministero Paola Guglielmi, i due avrebbero abusato e maltrattato alcuni giovani ospiti della struttura, infierendo su di loro con un bastone. In altri casi, per motivi banali, le giovani vittime sarebbero stati rinchiusi nelle loro stanze e privati di cibo e acqua. Sono diverse le presunte vittime identificate nel corso delle indagini condotte dai carabinieri di Casarano.

L’episodio più grave riguarda una ragazzina finita, secondo quanto ipotizzato dall’accusa, al centro di una sorta di rito satanico. I due, infatti, avrebbero condotta con la forza la ragazza in una chiesa sconsacrata, in località Mancaversa. Lì la vittima, dopo essere stata legata e imbavagliata, avrebbe subito violenze e abusi di natura sessuale, e sarebbe stata perfino costretto ad assistere ad alcune scene di film horror. I fatti contestati si sarebbero verificati al 2012.

Il processo nei confronti dei due imputati, che hanno sempre respinto le accuse e sono assistiti dagli avvocati dagli avvocati Vincenzo Venneri e Biagio Palamà, si aprirà il prossimo 12 novembre. Le ipotesi di reato a carico dei due indagati, vanno dagli abusi sessuali alla violenza privata, minacce e percosse.

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