Rubano quadro di valore del 1800: scoperti ricettatori
Denunciati due giovani di Specchia. Il dipinto, di una famiglia che lo custodiva da più generazioni, trovato in casa loro. L'opera, di immenso valore, rappresenta l'uccisione di Archimede
Lo hanno ritrovato pochi giorni dopo la sua sparizione. Si calcola che il valore sul mercato sia inestimabile e la fortuna è che non avesse già preso il largo, magari verso qualche collezione privata di chissà dove, o finito nelle mani di persone con pochi scrupoli che avrebbero potuto anche chiedere una forma di riscatto. Un'indagine lampo, quella dei carabinieri della compagnia di Tricase e della stazione di Specchia, coordinati dal capitano Nicola Candido, che ha permesso di ritrovare un quadro del 1800, di autore ignoto, raffigurante l'uccisione di Archimede, rubato dall'abitazione di una nota famiglia di Specchia. Un'indagine rapida ed efficace, avviata subito dopo la denuncia di sparizione, avvenuta alcuni giorni or sono, anche se non se ne ha esatta cognizione.
Il dipinto, che appartiene a questa famiglia del posto da diverse generazioni, non era infatti custodito all'interno della casa abitualmente frequentata, ma in uno dei diversi immobili di proprietà che risultano inabitati, ma comunque arredati e custodi anche di beni di un certo valore. Qualcuno, evidentemente, doveva essere a conoscenza del dipinto. Ed è andato a colpo sicuro, sapendo di poterlo trovare incustodito e di avere buone probabilità di poterlo sottrarre. Quando ciò sia avvenuto, come si diceva, non si sa bene. La famiglia s'è accorta del furto probabilmente solo qualche giorno dopo ed ha sporto denuncia ai carabinieri. I quali si sono subito messi in movimento, sondando soprattutto determinati ambienti, ed arrivando alla scoperta dei due ricettatori, un 28enne ed un 29enne del posto, che sono stati denunciati a piede libero.
I militari hanno scovato il dipinto in un'abitazione che risulta di proprietà di uno dei due giovani, ma frequentata da entrambi. I due, che sono indagati per ricettazione, non sono però sospettati anche del furto. Probabilmente sono soltanto alcuni intermediari, anelli di una catena più vasta, che contempla gli autori materiali della sottrazione ed i destinatari finali. Ecco perché, mentre il quadro è rientrato nella disponibilità dei legittimi proprietari, le indagini proseguono.
Il dipinto, che appartiene a questa famiglia del posto da diverse generazioni, non era infatti custodito all'interno della casa abitualmente frequentata, ma in uno dei diversi immobili di proprietà che risultano inabitati, ma comunque arredati e custodi anche di beni di un certo valore. Qualcuno, evidentemente, doveva essere a conoscenza del dipinto. Ed è andato a colpo sicuro, sapendo di poterlo trovare incustodito e di avere buone probabilità di poterlo sottrarre. Quando ciò sia avvenuto, come si diceva, non si sa bene. La famiglia s'è accorta del furto probabilmente solo qualche giorno dopo ed ha sporto denuncia ai carabinieri. I quali si sono subito messi in movimento, sondando soprattutto determinati ambienti, ed arrivando alla scoperta dei due ricettatori, un 28enne ed un 29enne del posto, che sono stati denunciati a piede libero.
I militari hanno scovato il dipinto in un'abitazione che risulta di proprietà di uno dei due giovani, ma frequentata da entrambi. I due, che sono indagati per ricettazione, non sono però sospettati anche del furto. Probabilmente sono soltanto alcuni intermediari, anelli di una catena più vasta, che contempla gli autori materiali della sottrazione ed i destinatari finali. Ecco perché, mentre il quadro è rientrato nella disponibilità dei legittimi proprietari, le indagini proseguono.