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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca

Ryanair si scusa per i ritardi, ma invita gli utenti a non chiedere risarcimento

Codici Lecce, associazione di consumatori, denuncia i disagi del 21 e 22 aprile: “Atterrati a Milano con quasi 24 ore di ritardo, a Londra con oltre 5 ore”. “Il vettore ha invitato i passeggeri a non avanzare pretese, imputando l’accaduto a circostanze eccezionali”

LECCE – Continuano a giungere segnalazioni allo sportello di Codici Lecce, il centro per i diritti del cittadino, da parte di utenti che denunziano di essere rimasti in attesa ben oltre i tempi previsti dalla legge (tre ore) prima di potersi imbarcare sui voli in partenza da Brindisi per Milano - Bergamo e Londra del 21 e 22 aprile, in ragione di guasti tecnici degli aeromobili.

L’avvocato Stefano Gallotta, segretario della Onlus che si occupa di consumatori e utenti, parla di una “vera e propria odissea che ha costretto numerosi viaggiatori a trascorrere l'intera notte presso l'aeroporto brindisino e a giungere a Milano con quasi 24 ore di ritardo rispetto all'orario preventivato”. E “notevoli” sarebbero stati anche i disagi patiti dai passeggeri del volo Ryanair 4977 Brindisi - Londra Styansted del 22 aprile, giunto a destinazione con un ritardo superiore alle cinque ore.

Ebbene, dopo il clamore della vicenda sono arrivate le dovute scuse mediatiche da parte della Ryanair: “Peccato che il vettore abbia dimenticato di riferire ai media di aver inviato contemporaneamente ai passeggeri di detti voli, pur gravemente lesi nei propri diritti, una email con la quale li ha invitati a non avanzare pretese risarcitorie, imputando l'accaduto a circostanze eccezionali”, spiega l’avvocato.

“In sostanza - rileva Stefano Gallotta - il vettore contestualmente riconosce come dovuta la compensazione pecuniaria di cui al regolamento Ce numero 261 del 2004 (pari a 250 euro per i voli nazionali e 400 euro per il Brindisi Londra Stansted) imputando la causa degli incredibili ritardi a guasti tecnici, ma nelle comunicazioni ai propri clienti li invita a desistere da ogni richiesta di indennizzo in ragione di cause eccezionali, invero insussistenti, per sua stessa pubblica ammissione”.

Codici Lecce che ritiene che “questa odiosa prassi delle email deterrenti debba essere oggetto di appositi interventi sanzionatori da parte degli organi preposti”, resta a disposizione degli interessati per ogni consulenza e chiarimento su come ottenere i dovuti risarcimenti contrattuali ed extracontrattuali.

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