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Cronaca

Sacerdote accusato di abusi sessuali, sentita la presunta vittima

Si è svolto oggi il secondo incidente probatorio nell’inchiesta sui presunti abusi commessi su una ragazzina di appena 12 anni

LECCE – Si è svolto oggi il secondo incidente probatorio disposto nell’ambito dell’inchiesta sui presunti abusi commessi da un sacerdote su una ragazzina di appena 12 anni, costretta a subire palpeggiamenti e rapporti sessuali. Il presunto molestatore è un giovane sacerdote, amministratore parrocchiale in un paesino alle porte di Lecce e amico della madre della ragazza. La ragazza, oggi 13enne, è stata sentita alla presenza del sostituto procuratore Stefania Mininni, titolare delle indagini, del gip Cinzia Vergine e di una psicologa. Nel corso dell’ascolto protetto, su cui gli inquirenti mantengono il più stretto riserbo, la presunta giovane vittima ha risposto alle domande del gip e avrebbe confermato le posizioni degli indagati.

I fatti contestati risalgono al periodo tra il dicembre del 2016 e il giugno del 2017. Accuse, ovviamente, ancora tutte da dimostrare. Secondo l’ipotesi accusatoria in più occasioni il sacerdote avrebbe costretto la minore a subire baci e carezze proibite oltre che rapporti sessuali. All’indagato è contestata la violenza sessuale aggravata, ma non è stato mai sospeso dalla Curia che lo ritiene estraneo alla vicenda.

Gravi le accuse anche nei confronti della madre della 13enne: molestie sessuali, false informazioni al pubblico ministero e favoreggiamento personale. La donna ha riferito di non aver più avuto contatti telefonici con il sacerdote dopo che la figlia era stata allontanata da casa su provvedimento del Tribunale dei Minori. In realtà avrebbe mantenuto contatti quasi quotidiani con il prete, direttamente o attraverso una zia dell’indagato, per sviare le indagini, consigliandogli di non utilizzare i social network o schede telefoniche che già utilizzava. Nel registro degli indagati anche la nonna della ragazzina per false informazioni al pubblico ministero, cui avrebbe mentito sulla presunta relazione tra il sacerdote e la madre della presunta vittima. In particolare su una presunta vacanza al mare di cinque giorni, trascorsa dalla figlia con il sacerdote.

Il sacerdote è assistito dagli avvocati Stefano De Francesco e Vittorio Vernaleone. La madre e la nonna della minore dall’avvocato Francesco Cavallo. Il padre della 13 dall’avvocato Benedetto Scippa. L’avvocato Agnese Caprioli è stata nominata come curatrice speciale della minore.

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