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Mercoledì, 17 Aprile 2024
Cronaca Bagnolo del Salento

“Sai dov’è questa strada?” e si masturba davanti a una minorenne, a giugno il processo

Sarà giudicato col rito abbreviato Salvatore Mariano, il 24enne di Bagnolo del Salento arrestato lo scorso settembre. L’accusa è di violenza privata

BAGNOLO DEL SALENTO - Ha chiesto e ottenuto di essere giudicato con il rito abbreviato Salvatore Mariano, il 24enne di Bagnolo del Salento arrestato lo scorso 2 settembre con l’accusa di aver provato a sottrarre il cellulare a una giovane automobilista, di averla trascinata nella sua vettura e di essersi masturbato dinanzi a lei.

Assistito dagli avvocati Giangregorio De Pascalis e Alberto Corvaglia, dovrà presentarsi a giugno davanti al giudice per l’udienza preliminare del tribunale di Lecce Marcello Rizzo per rispondere di violenza privata.

Inizialmente, il reato ipotizzato era di violenza sessuale, ma il giudice Sergio Tosi, in sede di convalida dell’arresto lo riqualificò, in base a una recente sentenza della Corte di Cassazione (la numero 36742 del 2018), non essendoci stati contatti fisici con la vittima.

Al termine del confronto col giudice, durante il quale il 24enne rilasciò dichiarazioni spontanee per negare gli addebiti, ottenne i domiciliari col braccialetto elettronico.

Stando alla versione dell’imputato, quel giorno chiese indicazioni stradali alla 17enne, ferma al volante della sua minicar al semaforo di viale Japigia, a Lecce, e questa gli avrebbe mostrato il tragitto sul telefonino per aiutarlo, ma quando lo riconobbe come il “molestatore di Roma” (così come era stato etichettato da giornali e televisioni a causa di precedenti vicende giudiziarie), si sarebbe ripreso il cellulare e gli avrebbe fatto presente di aver annotato il numero di targa; a quel punto, lui si sarebbe allontanato.

Ma il giudice Tosi ritenne attendibile la ricostruzione dei fatti resa dalla vittima, ritenendo alto il pericolo di reiterazione del reato, anche in considerazione del fatto che, Mariano, sottoposto alla misura dell’obbligo di dimora nella provincia di Lecce, applicatagli il 22 maggio del 2020 dal gip del Tribunale di Roma (in sostituzione di quella degli arresti domiciliari), sempre per violenza sessuale, avrebbe molestato la ragazza proprio nella fascia oraria (dalle 23 alle 7), in cui non avrebbe dovuto allontanarsi da casa.

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