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Cronaca Otranto

Salento: sole, mare, vento. E forse anche la truffa...

Proprietari di appartamenti a Otranto sarebbero stati truffati da una agenzia immobiliare fantasma, che dopo aver riscosso circa 70mila euro di affitti avrebbe firmato assegni in bianco ai titolari

Sarà capitato a diverse persone, proprietarie di un appartamento o di un locale, di affidare la gestione degli affitti dei propri alloggi a qualche agenzia immobiliare specialistica, che s'interessi di piazzarli eventualmente ai turisti. Ad Otranto, però, questo pacifico rapporto collaborativo si è trasformato in una vera e propria insidia. Difatti, un'agenzia immobiliare avrebbe truffato alcuni dei propri clienti. Ma come si sarebbero svolti gli eventi? Alcuni otrantini, proprietari di appartamenti si sarebbero rivolti ed affidati ad un'agenzia immobiliare, nata circa un anno fa, prima della stagione estiva, per la gestione dei loro appartamenti, in un periodo che andasse dal 1 giugno al 30 settembre, mediante il pagamento di un canone complessivo per l'intero periodo di locazione: il tutto, dunque, in piena e totale disponibilità dell'agenzia.

Da una prima versione, sembrerebbe che il personale dell'agenzia "incriminata" avrebbe fatto firmare contratti di locazione per finalità turistica tra le parti private, i locatori, ed il conduttore, cioè la stessa società immobiliare, che prevedevano che i pagamenti avvenissero solo in un secondo tempo, mediante assegni da ritirare solo dopo aver riscosso l'affitto dai turisti. Una seconda versione, invece, sottolineerebbe come in realtà l'accordo, in taluni casi, tra i contraenti sia avvenuto su base fiduciaria e, quindi, sulla parola, senza la firma di nessun contratto. Gli appartamenti, nella stagione estiva, sarebbero stati affittati tutti con successo ai turisti. Ma al momento di riscuotere gli assegni, alcuni locatori hanno trovato un'amara ed inattesa sorpresa: gli assegni erano scoperti con tutte le spiacevoli conseguenze del caso. Non solo: altri ancora non avrebbero ricevuto alcuna somma. Ravvisato l'anomalia, i locatori hanno chiesto spiegazioni, interpellando il personale dell'agenzia, sentendosi rispondere, come nelle miglior tradizione del caso, che "non c'era alcun problema".

Per la serie… sedotti e abbandonati. Oltre al danno anche la beffa. Ovviamente i raggirati si sono rivolti a dei legali di fiducia, per ottenere giustizia, e per ovvi motivi hanno ritenuto opportuno non rilasciare dichiarazioni. Complessa la situazione all'interno della stessa agenzia "fantasma", dove i soci erano tre: la socia accomandataria, una donna di Otranto, che gestiva altre attività, e due soci forestieri, una madre ed un figlio con diversi ruoli; la prima era socia accomandante, il secondo gestiva nello specifico l'azienda. Stando alla cronaca dei fatti, sembrerebbe che la donna, amministratrice dell'azienda, sarebbe anch'ella tra i truffati, in quanto all'oscuro di ogni manovra degli altri due soci. Naturalmente, però, le sue responsabilità si ritrovano nell'aver comunque firmato apposto la propria firma sugli assegni, risultati poi scoperti. Tra l'altro la stessa donna ha trovato svuotato persino il proprio conto. A confermarci questa versione dei fatti è l'avvocato Mauro Finocchito, legale che difende gli interessi della proprietaria dell'agenzia, che, pur ribadendo che il proprio giudizio sia comunque di parte, ritiene la sua assistita comunque parte lesa nell'intera vicenda.

Intanto, l'agenzia ha chiuso i battenti, anche se del gestore, si sa attualmente che abbia persino cercato fino a pochi giorni fa di riaprire una nuova attività nello stesso settore. Nella truffa sarebbero comunque coinvolte più persone otrantine: da un calcolo sommario si parla di una decina di cittadini, con un danno (non ancora realmente quantificato) di circa 70.000 euro. Di certo, al di là delle cifre che ballano, quel che resta incontrovertibile è la beffa che i cittadini hanno subito e che, in qualche modo, si spera di poter sanare nelle sedi opportune.

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