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Cronaca Veglie

Travolse e uccise un turista in bicicletta, pena ridotta a due anni

In appello i giudici hanno anche riconosciuto sospensione condizionale e non menzione per un salicese che nel 2019 provocò la morte di un belga in vacanza nel Salento

VEGLIE – Era il 14 settembre del 2019 quando Stephan Philippe Marical, turista belga di 58 anni, perse la vita in un tragico incidente. Si trovava in sella a una bicicletta, insieme a un altro gruppo di ciclisti, e stava percorrendo via Vecchia Salice, nella zona di Veglie, quando fu travolto da una Citroen C1. Ancora vivo all’arrivo dell’ambulanza del 118, sebbene in condizioni critiche, morì poco dopo aver fatto ingresso nell’ospedale “Vito Fazzi” di Lecce.

Per quella tragica vicenda sotto processo era finito un artigiano di Salice Salentino, Dino De Pascalis, oggi 38enne. Condannato in primo grado a due anni e mezzo contro i quattro richiesti dalla pubblica accusa, ieri, nel processo d’appello, ha visto la pena ridursi a due, con sospensione condizionale e ottenendo anche la non menzione nel casellario giudiziale. Così ha deciso la sezione unica penale della Corte d’appello di Lecce, presieduta dal giudice Carlo Errico. L’uomo era difeso dagli avvocati Raffaele Benfatto e David Caraccio.

Già nel processo in primo grado, De Pascalis aveva ottenuto una pena inferiore rispetto a quanto richiesto dal pubblico ministero, anche in virtù del fatto che non avesse retto l’aggravante inizialmente ipotizzata della guida sotto l’effetto di cocaina. Proprio perché riscontrato positivo, dopo i rituali accertamenti urgenti, a margine del sinistro fu sottoposto agli arresti domiciliari dalla polizia locale vegliese.

Ma De Pascalis, fin da subito, aveva negato la circostanza di essere sotto effetto di sostanze psicotrope in quel momento, ammettendo solo di aver fatto uso di droghe diversi giorni prima che si verificasse l’incidente. E una consulenza tecnica confermò la circostanza che fosse lucido. Dunque, all’origine della tragedia vi sarebbe stata una distrazione fatale, ma senza ulteriori elementi, tali da aggravare il quadro a carico del conducente. Le motivazioni dei giudici d'appello saranno depositate entro novanta giorni.  

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