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Venerdì, 19 Aprile 2024
La decisione / Gallipoli

Samsara, annullati accertamenti fiscali per un valore di circa 400mila euro

La corte di giustizia tributaria di primo grado ha respinto la richiesta dell’Agenzia delle Entrate relativamente a tre avvisi di accertamento dal 2014 al 2016: non rispettato l’onere della prova

GALLIPOLI – Il Samsara Beach "batte" l’Agenzia delle Entrate: non è una partita a scacchi o a calcio, ma è l'esito di una complessa vicenda relativa ad alcuni accertamenti fiscali relativi agli anni 2014, 2015 e 2016. La seconda sezione della Corte di giustizia tributaria di primo grado di Lecce (con la seguente composizione collegiale: Giovanni Romano, presidente, Giovanni Pellegrino, relatore, Anna Rita Dell’Anna, giudice).

La vicenda scaturisce dal processo verbale di constatazione elevato alla società S.r.l. Sabba d’oro e soci, che gestiva il Samsara Beach di Gallipoli, negli anni contestati, a seguito di verifica fiscale, effettuata dall’Agenzia delle Entrate il 31 ottobre 2016 e in cui si sottoponevano diversi rilievi fino a ipotizzare un calcolo di oltre 400mila euro di ricavi superiori a quelli dichiarati.

La società si è affidata all’avvocato Maurizio Villani per vedere difese le proprie ragioni. Il tribunale ha praticamente annullato gli avvisi di accertamento per gli anni 2014, 2015 e 2016 (esclusi piccoli costi ed il recupero di ricavi delle vendite di abbigliamento), relativi ai ricavi superiori per gli eventi (3.875 euro), per servizi spiaggia (23.212 euro), per pasti e bevande (186.530 euro), per un totale di 213 mila e 616 euro, cresciuti fino a 400mila euro per maggiori imposte, sanzioni e interessi.

Il tribunale ha, infatti, accolto le tesi difensive dell’avvocato Villani, evidenziando che l’Agenzia delle Entrate di Lecce non abbia rispettato l’onere della prova, basandosi soltanto su presunzioni, prive dei requisiti di gravità, precisione e concordanza, come peraltro fatto presente anche dal consulente tecnico d’Ufficio.

I ricorrenti sono riusciti a dimostrare e a documentare quanto richiesto: ad esempio, parte dei 363 lettini a disposizione per l’anno 2014 era destinato per finalità di scorta e quindi inutilizzato o che gli importi recuperati a tassazione e riferiti ad eventi organizzati e non fatturati non siano mai stati incassati in quanto mai svolti per svariate ragioni come maltempo o malattia dell’artista. Da qui, la decisione del tribunale che ha annullato gli accertamenti fiscali.

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