SAN DONATO DI LECCE – Sono state ben tre le squadre di vigili del fuoco impegnate fino alle prime luci dell’alba, per un vasto rogo che ha attecchito all’incirca su di una quarantina di mezzi, nella zona di San Donato di Lecce, alla confluenza con il demanio di Lequile. A essere interessata, un’area dove sorge un’attività di autodemolizioni.

E’ il deposito di proprietà di una ditta individuale che fa capo a Pasquale De Nardo, del posto, e sorge esattamente di fronte ad un’attività identica, Euro 2000, quella sulla quale, nel marzo dello scorso anno, si è posata la lente d’ingrandimento degli investigatori della Dia di Lecce. Ma, a parte la prossimità – i due depositi sono divisi dalla strada provinciale 362 – non vi è collegamento fra le ditte.  

Ad andare a fuoco sono state carcasse di veicoli, depositate nel piazzale. E’ stato quindi più il pericolo affrontato, per il rischio di esplosioni e per l’estensione dell’incendio, del danno economico reale. Né le cause sono state ancora accertate del tutto. Di certo, per i vigili, è stata una notte molto impegnativa, tanto che dopo l’arrivo del primo mezzo, da Lecce, chiamato alle 2,34 di notte, è stato chiesto il supporto di altri due, sopraggiunti in aiuto dai distaccamenti di Maglie e Veglie.

Fra operazioni di spegnimento e messa in sicurezza, le squadre hanno lasciato il piazzale del magazzino interessato dalle fiamme soltanto alle 5,50 del mattino, quindi oltre tre ore dopo. Il deposito, per la precisione, sorge sulla strada che collega San Cesario di Lecce a Galatina, poco dopo il primo svincolo per San Donato di Lecce, quasi all’altezza di una rotatoria in via di ultimazione che offre fra l’altro un secondo accesso al paese. Sul posto, per le indagini, sono intervenuti i carabinieri dipedenti dalla compagnia del capoluogo. 

L'autodemolitore in cui hanno preso fuoco i veicoli