rotate-mobile
Cronaca Melendugno

L'odore di marijuana porta a un box: 200 chili trovati durante il jogging

San Foca: c'erano anche una pistola carica e cocaina. Un poliziotto che si stava allenando si è insospettito e ha chiamato i colleghi della questura

SAN FOCA – Un ritrovamento “stupefacente”. Facile gioco di parole per un recupero, però, davvero particolare: 200 chilogrammi di marijuana, ma anche cocaina e una pistola. Tutto scoperto per puro caso e con indagini ora molto serrate e ancora in corso. Il sequestro, infatti, è stato per adesso a carico di ignoti. La polizia sta cercando di risalire sia al proprietario di un immobile dove sono stati trovati arma e droga (e capire se sia effettivamente coinvolto in traffici), sia, ovviamente, ai destinatari.    

Odore di marijuana durante la corsa

Il fatto è avvenuto ieri a San Foca, marina di Melendugno. Un poliziotto in servizio presso la Questura di Lecce stava facendo una corsetta mattutina, ma ha dovuto interrompere l’allenamento nel momento in cui, nell’abitato, ha iniziato ad avvertire forte e chiaro l’odore pungente e inconfondibile della marijuana. Ha cercato di capire da dove, esattamente, provenisse, e ha avvisato nel frattempo i suoi colleghi.

A San Foca si sono così fiondati in pochi minuti gli investigatori della Squadra mobile. E tutti insieme hanno iniziato a perlustrare la zona, annusando l’aria. Una scena che deve essere stata, a suo modo, piuttosto pittoresca. Ma d’altronde, l’odore doveva essere talmente forte che sarebbe stato inutile anche l’impiego di un cane antidroga. Alla fonte dell’effluvio i poliziotti ci sono arrivati da soli.

Il nascondiglio scoperto annusando l'aria

L’odore proveniva da un immobile composto da una serie di box seminterrati. Le serrande basculanti non erano del tutto chiuse. I poliziotti ne hanno approfittato per entrare e perquisire il locale, trovandovi ben diciannove involucri contenenti marijuana per un peso complessivo lordo di circa 192 chilogrammi.

E non è tutto. Nello stesso luogo erano custoditi anche sette involucri contenenti cocaina per circa 11 grammi, un altro, con polvere e pietre, sempre di cocaina, per altri 9 grammi, una pistola Tokarev, con matricola parzialmente abrasa, completa di caricatore con due cartucce calibro 7,65 parabellum, una bilancia e quattro bilancini di precisione. L’arma, sequestrata con tutto il resto, sarà visionata dalla scientifica per capire se sia stata già impiegata in qualche crimine.

Una possibie pista investigativa

L’imballaggio della droga e il fatto che la pistola sia di fabbricazione russa, sono elementi che potrebbero suggerire un arrivo più o meno recente dai Balcani, dopo aver percorso le solite tratte clandestine via mare. Le coste adriatiche fra le marine di Lecce, Vernole e Melendugno, non di rado sono state fra le prescelte, negli anni, per il trasferimento di grossi quantitativi di stupefacenti e armi, non sempre destinati realmente al Salento, ma che qui trovano il primo approdo, prima di raggiungere altre località italiane.

E’ anche possibile che il box sia stato usato come nascondiglio momentaneo, in attesa che tutta la “merce” fosse prelevata e trasferita verso la destinazione finale. Ma per ora, sono soltanto speculazioni basate su casi più o meno analoghi.      

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

L'odore di marijuana porta a un box: 200 chili trovati durante il jogging

LeccePrima è in caricamento