ALEZIO – La chiamata, giunta da altri componenti della famiglia, era stata per una lite in famiglia, ma quando i carabinieri sono arrivati sul posto e hanno ricostruito con maggiore minuzia i fatti, la situazione ha preso tutt’altra piega. Perché, di fatto, era stata consumata una vera e propria estorsione, per la quale un 43enne è stato condotto in caserma e, sentito il pubblico ministero di turno, successivamente dichiarato in arresto.

Tutto è avvenuto ad Alezio, dove vittima di questa triste vicenda è stata una donna sulla novantina d’anni. La malcapitata, dunque, sarebbe stata nel mirino delle veementi pretese di un nipote, il quale, arrivato nella tarda mattinata di venerdì 22 in casa sua, tutto intendeva fare, fuorché una visita di cortesia.

A un certo punto, infatti, alzando la voce e con minacce, l’uomo avrebbe preteso soldi dalla nonna, fino a riuscire racimolare qualche decina di euro. Ma non ha avuto il tempo di spendere il denaro, perché nel frattempo sono piombati i carabinieri dipendenti dalla compagnia di Gallipoli, che l’hanno fermato, iniziando a ricostruire i fatti, fino ad arrivare alla pesante accusa di estorsione. E, a quanto pare, atteggiamenti del genere non sarebbero nemmeno nuovi.

Il 43enne, difeso dall’avvocato Angelo Ninni, dovrà affrontare nelle prossime ore l’interrogatorio di fronte al giudice per le indagini preliminari, nel corso dell’udienza di convalida. In stato di arresto, si trova al momento nel carcere di Borgo San Nicola, a Lecce.