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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca Nardò / Via Ionio

In fiamme il furgone di un tunisino: trovata bottiglia con benzina

Il fatto nella notte a Santa Maria al Bagno. Le fiamme spente dai vigili del fuoco di Gallipoli. Il proprietario è un bracciante agricolo 45enne noto alle forze dell'ordine e che fu anche coinvolto nell'operazione "Sabr"

SANTA MARIA AL BAGNO (Nardò) – A Nardò e dintorni è stata una nottata molto movimentata. Tanto che, quasi nello stesso momento in cui una volante di polizia procedeva in centro al controllo di due giovani schiantatisi con l’auto addosso a due veicoli in sosta, a pochi chilometri di distanza, nella marina di Santa Maria al Bagno, i carabinieri intervenivano per un incendio a un furgone. Un incendio, beninteso, poi rivelatosi doloso. Il rinvenimento di una bottiglia nelle immediate vicinanze, con ancora residui evidenti di liquido infiammabile, non lascia spazio a dubbi.

E’ andato così completamente distrutto dalle fiamme il Fiat Ducato di un tunisino 45enne, bracciante agricolo, che le forze dell’ordine conoscono molto bene. Aifa Belgacem Ben Bechir, è segnalato nelle banche dati per numerosi precedenti e, fra l’altro, è uno degli individui che a suo tempo finirono nei guai nell’ambito dell’operazione “Sabr” condotta dal Ros di Lecce che fece luce sullo sfruttamento nei campi per la raccolta di angurie e pomodori, una sorta di holding che, secondo gli inquirenti, avrebbe sfruttato la manodopera dei clandestini, con una paga fra i 22 e i 25 euro al giorno.

Le fiamme, divampate in via Jonio, una strada interna della marina neretina, dove il tunisino risiede, sono state spente dai vigili del fuoco del distaccamento di Gallipoli. I carabinieri hanno avviato le indagini per cercare di risalire ad autori e movente dell’attentato. Il danno ammonta a circa 3mila euro e non è coperto d'assicurazione.  

Molto probabilmente non c'è alcun collegamento fra i due episodi, ma è comunque inquietante che nella zona di Nardò siano avvenuti nel giro di poco tempo diversi incendi di cui si sospetta il dolo. Basti pensare, ad esempio, al rogo che ha distrutto le strutture esterne del bar "Follia" alle prime ore del 5 febbraio. Anche questa una vicenda per la quale sono in atto indagini dei carabinieri.    
 

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