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Giovedì, 18 Aprile 2024
Cronaca

Fuori a pesca, a caccia di avvocati inesistenti o per abbronzarsi nel dì nuvoloso: nei guai

Decine di sanzioni tra Lecce e Gallipoli, nell’ultimo fine settimana: tutti fuori casa con scuse incredibili, ai limiti dell’assurdo. Un 62enne denunciato per oltraggio a pubblico ufficiale

LECCE – La questura setaccia la città e il Gallipolino: nel fine settimana appena concluso sono 48 le sanzioni elevate nei confronti di altrettanti cittadini, accusati di aver trasgredito le misure imposte dal decreto per contenere la diffusione del virus. Tutti con scuse fantasiose, alcune davvero ai limiti dell'assurdo. Tra sabato e domenica, infatti, gli agenti hanno sottoposto a verifica 816 persone e 337 attività commerciali. È anche scattata una denuncia per oltraggio a pubblico ufficiale.

Si tratta di un uomo residente a Lecce, fermato nei pressi di Piazza Ariosto dal personale delle volanti. Quest’ultimo ha incrociato due individui a piedi e ha chiesto loro i documenti. Passeggiavano liberamente senza mascherina, l’uno accanto all’altro, incuranti delle disposizioni sanitarie in atto. Il 62enne, in particolare, oltre a essere sanzionato assieme all’amico, è stcontrolli-5-13ato anche deferito in stato di libertà. Tra i 42 destinatari della multa in città, la scusa principale utilizzata è stata in particolare una: “Sono uscito a compare le sigarette”. Con questa motivazione, per esempio, sono finiti nei guai in dodici: due srilankesi e dieci leccesi che, invece, si trovavano molto lontano dalle rispettive abitazioni. Stavano in realtà passeggiando.

Sempre nel capoluogo salentino, inoltre, sanzionati anche un uomo del Gambia, che si stava recando a casa di un amico per eseguire dei lavoretti. In tre sono stati trovati a fare jogging a oltre un chilometro e mezzo dalla propria residenza. Un cittadino srilankese, inoltre, fermato dalla polizia, ha dichiarato che si stava recando dall’avvocato, ma non ricordava né il nome del professionista, né l’indirizzo preciso. È stata, inoltre, multata anche la madre di un minore: il ragazzino è stato controllato mentre, a bordo di uno scooter, stava facendo un giro nel centro della città.

I poliziotti del commissariato di Gallipoli, durante i controlli anti-contagio, nella sola giornata di domenica, hanno denunciato complessivamente sei persone. Fermi sul Ponte Seicento, gli agenti hanno sanzionato un giovane che, a bordo della sua autovettura, stava tornando, a suo dire, da casa di un proprio anziano famigliare che dalla sera precedente non rispondeva al cellulare.  L’incertezza della motivazione e l’atteggiamento nervoso del giovane hanno indotto gli agenti ad accertare che invece era una scusa.

Ma non è tutto. Nel pomeriggio di ieri, in tre, tutti di circa 60 anni, sono stati multati perché prendevano il sole in spiaggia, all’altezza del chiosco denominato “La Torre”. Peraltro, di tintarella, neppure “l’ombra”: la giornata è stata infatti prevalentemente nuvolosa.  Nessuna scusante per gli impavidi bagnanti che hanno sfidato le regole anti-contagio e il forte vento. In quegli stessi istanti, infine, sanzionati anche padre e figlio che, all’altezza della Riviera Armando Diaz, era intenti a pescare.

Proroga della chiusura degli uffici

La questura leccese fa al contempo sapere, tramite una nota, che lo sportello dell'Ufficio immigrazione resterà chiuso al pubblico fino al prossimo 14 aprile, come stabilito da una circolare della Direzione centrale dell'immigrazione e polizia delle frontiere. "Si rende noto che Poste Italiane ha provveduto a comunicare agli interessati l’ulteriore rinvio di 10 settimane delle convocazioni già fissate in agenda", scrivono.



 

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