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Martedì, 16 Aprile 2024
Cronaca Castrignano del Capo

Rintracciati a terra oltre venti migranti da poco sbarcati nel Capo di Leuca

Provengono da Iran e Iraq e sono di etnia curda, stando a quanto da loro dichiarato. Al momento, nessuna imbarcazione in zona

SANTA MARIA DI LEUCA – Ventitré stranieri sono stati rintracciati a partire dal primo pomeriggio di oggi nella zona di Santa Maria di Leuca. I primi nove, nei pressi del Santuario. Alcuni di loro, invece, divisi in gruppetti, si stavano addentrando verso l’entroterra, cercando probabilmente il modo di raggiungere altre località (solitamente, la stazione ferroviaria più vicina). La prima segnalazione è giunta alle forze dell’ordine attorno alle 14,45. E subito v’è stata una mobilitazione generale.

A occuparsi della vicenda, il Reparto operativo aeronavale della guardia di finanza, che ha iniziato a perlustrare il mare in tutta l’area del Capo di Leuca, in cerca dell’imbarcazione con la quale i migranti hanno raggiunto la costa salentina. Ma dei trafficanti di uomini, nessuna traccia. Le operazioni a terra, invece, sono state portate avanti con il supporto dei carabinieri della compagnia di Tricase e del commissariato di polizia di Taurisano.

Tutti uomini adulti di etnia curda

Non vi sono donne e bambini, fra gli stranieri. Non questa volta. Tutti uomini adulti, si sono dichiarati di etnia curda. Sei di loro, provenienti dall’Iran, gli altri diciassette dall’Iraq. E’ possibile che manchi qualcuno all’appello (forse un paio) che, mossosi singolarmente, potrebbe essere passato inosservato.

Le “fiamme gialle” hanno avvisato la sala operativa provinciale della Croce rossa italiana per il soccorso sanitario. Tutti i migranti sono apparsi in discrete condizioni anche se completamente a digiuno da giorni, in ipotermia e con abiti bagnati. Dopo essere stati raccolti, sono stati trasferiti nel centro di prima accoglienza “Don Tonino Bello” di Otranto. Qui, il commissariato locale, la divisione immigrazione e la scientifica hanno provveduto al fotosegnalamento.   

Arrivati in motoscafo a Punta Meliso

Stando alle prime informazioni, il gruppo sarebbe arrivato a Punta Meliso con un motoscafo che qui li ha lasciati. Il viaggio, dai loro racconti, è durato oltre due giorni, partendo dalla Turchia, attraversando il mare e cambiando diverse imbarcazioni. L'ultima tappa, da Kyrkyra, in Grecia, da cui hanno preso il largo nelle prime ore della mattinata del 6 ottobre. 

Per il viaggio, hanno pagato da 5mila fino a 7mila euro. Lo scafista, riuscito a prendere il largo, era probabilmente un greco. I migranti, che hanno manifestato la volontà di richiedere la protezione internazionale, entro oggi saranno trasferiti presso strutture idonee. A curare le operazioni, la Prefettura.

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