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Cronaca Vernole / Litoranea San Cataldo- San Foca

Nuovo sbarco nella notte. In 35 sulle coste di San Cataldo

Sono tutti maschi, i migranti di nazionalità afgana che, nelle prime ore di questa mattina, sono sbarcati alle Cesine. Rintracciati dai carabinieri mentre, infreddoliti, tentavano di scaldarsi intorno ad alcuni falò. Un ferito

SAN CATALDO (Vernole) - Hanno navigato per lunghe, interminabili ore, prima di raggiungere le acque adriatiche, in una delle notti più gelide dell'anno. A differenza di alcuni giorni addietro, quando altri immigrati erano salpati dalle coste mediterranee per poi raggiungere -con quelle che ormai sono immagini sempre più frequenti- i litorali salentini; lo sbarco di questa notte ha visto temperature crudeli, che si sono messe contro, impietosamente. Tanto da costringere i circa 35 immigrati rintracciati questa mattina, all'ingresso di San Cataldo , ad accendere dei fuochi per cercare un disperato tentativo di sottrarsi all'assideramento.

La scoperta è stata fatta dopo una telefonata di segnalazione di alcuni passanti che transitavano in direzione nord, dove spuntano le prime case di villeggiatura della marina. Giunti sul posto, i carabinieri della compagnia di Lecce, hanno intercettato immediatamente gli immigrati. In cerchio intorno alle fiamme dei falò. Uomini, alcuni adulti e di nazionalità afgana, i più giovani, qualcuno forse anche minorenne, presumibilmente approdati tra la notte e le prime luci dell'alba nella zona delle Cesine.

Dopo aver prestato i primi soccorsi, i militari dell'Arma hanno anche avviato una serie di ricerche per appurare l'eventuale presenza di altri uomini approdati assieme al gruppo, giunto con ogni probabilità a bordo di un gommone, salpato dalla Grecia. I miganti, intanto, sono stati condotti presso il centro di prima accoglienza "Don Tonino Bello" di Otranto, per eseguire le operazioni di identificazione ed espletare le formalità di rito. In alcuni casi, i volontari della Croce rossa, hanno riscontrato un princidio di ipotermia. Un giovane è stato condotto in ospedale, al "Vito Fazzi" di Lecce, per alcune sospette fratture alle dita di una mano.

L'ultimo sbarco noto di migranti nella zona delle Cesine risale alla fine dell'agosto scorso. Nell'occasione, furono rintracciati anche due bambini. E' raro che le imbarcazioni si spingano fino alle marine leccesi. Solitamente, arrivano nel Capo di Leuca o, al massimo, verso Santa Cesarea. 

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