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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca Tricase

Sbarco di migranti all'alba, casi di ipotermia per il gelo

Sono stati rintracciati sulle coste, nei pressi di Tricase, dalla guardia di finanza e dai carabinieri. Ci sono intere famiglie: donne, minori, anche di pochi mesi. Per alcuni, principio di congelamento. Allertata la Cri

TRICASE - Uno sbarco è avvenuto all'alba di oggi sulle coste salentine. Sono 26 i migranti di  etnie afghana e iraniana, rintracciati dalla guardia di finanza nella zona di Tricase Porto. Nelle operazioni, i finanzieri hanno ricevuto il supporto dei carabinieri della compagnia locale. L'intervento è avvenuto intorno alle 5,45 del mattino, quando, tra Marina Serra e Tricase Porto, sono stati avvistati alcuni drappelli di persone.

Non è chiaro ancora se il gruppo, nel suo complesso, fosse in origine più numeroso e se, quindi, alcuni possano essere sfuggiti ai controlli, né si conosce, al momento, il tipo d’imbarcazione usata. Il che lascia supporre che gli scafisti siano riusciti a riprendere il largo facendo perdere le tracce. Probabilmente, a bordo di un potente gommone oceanico. Per scovarli si è alzato in volo anche un elicottero dei finanzieri. Certo è che del gruppo fanno parte quattro donne, vari minori e due bambini di pochi mesi. Ci sono interi nuclei familiari, insomma, ed è questa una particolarità rispetto alla "prassi". Nello specifico, si tratta di cinque afghani maggiorenni e ben dodici minorenni, più sette iraniani adulti e due minori.

Le condizioni estremamente proibitive, non solo della traversata in mare, ma di tutti i vari passaggi della "filiera" della migrazione, composta spesso da trasferimenti con più mezzi in pochi giorni attraverso diversi paesi, creano di solito una sorta di selezione per la quale solo gli uomini, giovani e in salute, intraprendono il difficile viaggio verso l'Italia. Non è un caso se il freddo di questa notte ha provocato alcuni casi di ipotermia, per i quali sono stati allertati i sanitari della Croce rossa italiana. Uno dei migranti, un iraniano adulto, è stato trasportato al nosocomio di Scorrano per una sospetta frattura ad una gamba. 

Se il mare calmo ha permesso agli scafisti di organizzare una partenza dalle coste greche o turche fino a quelle salentine, le condizioni climatiche non appaiono, del resto, certo le migliori e questo alimenta i rischi per chi si mette in viaggio lungo le rotte illegali, solcate da trafficanti di vite umane senza scrupoli. Per i migranti, si prospetta ora la solita trafila: il riconoscimento ed il trasporto presso il centro di prima accoglienza “Don Tonino Bello” di Otranto.  

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